Dinner Club, quando l’idea funziona – di Maria Letizia Cilea Cracco in cattedra, un programma azzeccato, non la brutta copia di Masterchef Italia

Quando Amazon Prime Video ha rilasciato il trailer del nuovo programma di Carlo Cracco dal titolo Dinner Club tutti, spettatori assuefatti dal format, ci siamo immaginati una rielaborazione scadente di Masterchef Italia, il solito programma di competizione culinaria con qualche vip acchiappa audience a dominare la scena. Ne avevamo bisogno? A visione terminata la risposta che riecheggia sonora nelle case di tutti gli spettatori è: sì, Dinner Club ci serviva, perché non ha niente a che fare con tutto ciò che noi ci saremmo aspettati.
CHE COS’È DINNER CLUB
Carlo Cracco c’è, i vip ci sono, la cucina non manca. Se a questi ingredienti aggiungi degli itinerari studiati alla scoperta della cultura – non solo gastronomica – della penisola e il desiderio di leggerezza e convivialità che caratterizza i pasti del nostro popolo, eccoci pronti a presentare il nostro Dinner Club. Sulla carta si chiamerebbe food travelogue show, ma è Cracco stesso a presentare ai sei protagonisti il format e le “regole”: “dovrete viaggiare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi luogo”, “viaggeremo in coppia, uno dei due sarò sempre io”, “mangeremo di tutto e con chiunque”, “ci sarà una cena; cucinerà per gli altri chi ha viaggiato con me”. Ciascuna puntata si seleziona dunque luoghi particolari di una regione (Lombardia, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna, Campania e Toscana), spazi ignoti alle grandi masse ma capaci di trasmettere un senso di artigianalità, calore umano e profondità culturale sconosciuti a noi turisti divoratori di prodotti tipici acquistati dalle vetrine più belle dei gift shop.
NESSUNA COMPETIZIONE, TANTO AMORE, MOLTA IRONIA:
I sei fortunati accompagnatori dello chef sono gli attori Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto e Valerio Mastrandrea, che con la loro conoscenza dei ritmi televisivi e la loro innata simpatia strappano la scena al grande Cracco, qui intelligentemente assegnato al ruolo di gradevole guida alla scoperta dell’Italia più bella.
Nello scorrere delle sei puntate vedremo dunque i sei (+1) viaggiare in bici, auto, camper, barca, talvolta a piedi, scoprendo i tesori nascosti nella Gnocca di Po, le potenzialità della salama da sugo ferrarese, la prorompenza del cazzomarro lucano e il carattere deciso del lattume di tonno; attorno alle pietanze la semplicità di chi dedica la propria vita alla tradizione, persone e popoli trattati in maniera rispettosa e curiosa, proprio come quegli ingredienti che poi saranno le star dei piatti cucinati dai sei attori durante le cene del Dinner Club.
RICETTA PROMOSSA
In questi momenti di condivisione troviamo poi tutta la spontaneità delle relazioni tra i personaggi, che interagiscono e reagiscono ai piatti e ai racconti proprio come farebbero degli ospiti invitati a cena. Una leggerezza mai banale, che talvolta si tramuta in attimi di pura poesia e raggiunge picchi di brillantissima ironia. Un dosaggio accurato per una ricetta perfetta e un’esecuzione memorabile. Con una sola domanda di riserva: chi saranno i protagonisti della seconda stagione?

VOTO: 9

Maria Letizia Cilea