Draghi “spinge” l’Italia: “Ce la faremo”. L’Intervento del Premier a Rimini “Qualsiasi governo ci sarà saprà affrontare le difficoltà e proseguire sulla via della ripresa”

Grazie Mario, viva Draghi”.
Sono le parole con cui la gente in attesa ha accolto il presidente del Consiglio Mario Draghi al suo arrivo al meeting di CL. Draghi ha attraversato la sala centrale della fiera di Rimini, piena di persone che hanno segnato tutto il breve percorso con un continuo applauso.
“Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica”, ha detto il premier aprendo il suo intervento.
“Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza” e l’inflazione “pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese”, ha detto Draghi, invitando tutti ad andare a votare.
“Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”, ha affermato il premier, ripercorrendo i mesi del suo governo.
“Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta”.
“Mi auguro che chiunque avrà il privilegio” di andare al governo, ha rilevato, “saprà rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo”.
“La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale – ha aggkiunto Draghi -. L’Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato”. “Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale”.
Draghi ha ricordato le “illusioni autarchiche del secolo scorso”.Il premier è intervenuto anche sul gas. Le importazioni di gas russo sono “sempre meno significative e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore, gli stoccaggi sono oramai all’80% in linea con il raggiungimento del 90% entro ottobre”.
Con i nuovi “rigassificatori l’Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. E’ un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale”.
Quanto al Pnrr, Draghi ha affermato che “le erogazioni dei finanziamenti del Pnrr ,191,5 miliardi, dipende dalla valutazione che la commissione fa del piano e della sua attuazione, dipende quindi dalla capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti come fatto finora: abbiamo conseguito tutti gli obiettivi” delle prime due scadenze e “siamo al lavoro per raggiungere il più alto numero possibile di obiettivi prima del cambio di governo”.
Il presidente del Consiglio sull’Ucraina si è poi associato alle parole del Pontefice. “Si eviti un disastro nucleare” a Zaporizhzhia. Insieme alla difesa dell’Ucraina, ha affermato, “dobbiamo essere pronti” a cercare “una pace duratura e sostenibile”. E non c’è contraddizione tra tutto questo e l’imposizione di “sanzioni efficaci contro la Russia”.