“Eccomi qua, sono Ivan Ilic. Cresciuto nella Stella Rossa. Mi manda Pep Guardiola…” SERIE A. Il ritratto della nuova speranza dell'Hellas

Testa alta e piedi buoni, destro e sinistro, la stoffa del centrocampista moderno. Jamie Jackson, corrispondente del The Guardian da Manchester, non ha avuto dubbi sul suo conto: lo ha inserito tra i migliori virgulti della Premier League. La maggior promessa del vivaio del City si chiama Ivan Ilic. Il timbro di garanzia ce lo ha messo Pep Guardiola, uno che di Cantera qualcosina ne sa. Il giovane centrocampista serbo, scuola Stella Rossa Belgrado, è il colpo di mercato sulla generazione futuro messo a segno da Tony D’Amico. Al Verona arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto; il City si è però riservato il controriscatto, perché i talenti mica vanno persi di vista. Sarà un affare per entrambi?
Vedremo, ma gli indizi portano in quella direzione. Serbo di Nis, vent’anni a marzo del prossimo anno, 1,82 m di altezza, centrocampista centrale: la sua storia va di pari passo con quella del fratello maggiore Luka, anch’egli centrocampista di due anni più grande: crescono entrambi nella fucina della Stella Rossa, fino a che nell’estate del 2017 gli scout del City li scoprono e ne acquistano i cartellini in un affare da 5 milioni di sterline. Rimangono entrambi in prestito a Belgrado, Ivan nell’Under 19, Luka nella rosa della prima squadra.
Il 1° aprile del 2017, è una data che Ivan Ilic non scorderà facilmente: la Stella Rossa lo fa infatti debuttare nella SuperLiga Serba alla ventottesima giornata, quando nel match contro lo Spartak Subotica entra a un minuto dalla fine. Un giro di lancetta inciso sul libro dei record del club: a soli sedici anni, è il più giovane debuttante nella storia della Stella Rossa Belgrado, e il primo calciatore classe 2001 a calcare un campo della serie maggiore serba. Nel 2018 Ivan passa in prestito al piccolo Zenum di Belgrado dove disputa 13 partite nella massima divisione serba mettendo a segno tre reti. Nel frattempo, gioca nelle giovanili della nazionale, dove i primi passi li ha già mossi tra le fila dell’Under 14: oggi è un perno dell’Under 21.
Nell’estate del 2019 dall’Academy del City emigra in Olanda, nella seconda divisione dei tulipani, dove raggiunge Luka che il club inglese ha mandato lì l’anno prima. Meno offensivo del fratello e più propenso alla mediana, colleziona ventuno presenze; Luka cinque in più. Alla sosta forzata per le note vicende, il Nac Breda è al quinto posto, e i due fratelli Ilic sono protagonisti di un’ottima stagione. Il resto è storia di questi giorni. Tornati a Manchester, le loro strade si separano nuovamente; se Luka è ora in attesa di conoscere il suo prossimo futuro, la destinazione di Ivan è Verona.
In panchina a indicargli la via, trova un suo omonimo, Ivan Juric, uno che i giovani sa come svezzarli senza troppi convenevoli. L’impressione è che il Verona con questo ragazzo abbia messo a segno un gran bel colpo: ora diamogli tempo e non chiediamogli la luna; non ha nemmeno vent’anni, non conosce il nostro paese né tantomeno la nostra lingua. Avrà bisogno di ambientarsi per entrare nelle dinamiche del nuovo gruppo. È un tipo sveglio, non ci metterà molto. A Verona trova buoni maestri: di Juric abbiamo detto; l’altro è Darko Lazovic, che come lui i primi passi della carriera li ha mossi proprio a Belgrado alla Stella Rossa. Il futuro è adesso. Segnatevelo.
Elle Effe