Sul palco dell’Arena, Gianni Morandi "Devo molto all'amore", il tema della serata, tra riflessioni e canzoni indimenticabili

Gianni Morandi con Michele Serra protagonisti all’Arena di Verona sabato prossimo (ore 21.30) dell’evento conclusivo dell’edizione 2020 del Festival della Bellezza.
Devo molto all’amore, evento speciale con palco al centro e pubblico attorno a 360°, è un racconto con emblematiche canzoni delle esperienze artistiche di Gianni Morandi, che con la loro eccezionalità riflettono anche i cambiamenti di costume e mentalità dell’Italia in questi decenni.
Prima di Morandi-Serra, alle 18.30 Alessio Boni presenta Il gioco drammatico della seduzione, sulla fascinazione della recitazione.
Dagli esordi nel 1962 le hit di Gianni Morandi hanno segnato la cultura popolare italiana evolvendo dalla figura dell’adolescente innamorato verso l’impegno di C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, entrata anche nel repertorio di Joan Baez. Ha inciso classici come Non son degno di te, Scende la pioggia, Un mondo d’amore, Occhi di ragazza, Canzoni stonate, Uno su mille, Vita con Lucio Dalla, La Storia, scritta per lui da Francesco De Gregori, vendendo oltre 50 milioni di dischi nel mondo. Considerato da molti il principale cantante italiano, è stato anche attore e conduttore di successo. Caso unico, la sua popolarità ha attraversato e legato numerose generazioni rinnovandosi continuamente grazie alla sua straordinaria capacità empatica, fino ai recenti riconoscimenti internazionali: la sua canzone del 1964 In ginocchio da te è nella colonna sonora del film sudcoreano Parasite, Palma d’oro a Cannes, pluripremiato agli Oscar 2020. Insieme a lui sul palco Michele Serra, tra i più arguti e ironici intellettuali italiani, legato a Morandi da un lungo sodalizio, narratore e sagace interprete degli aspetti più peculiari dello spirito dei tempi. Le storie e le canzoni proposte saranno rappresentative dei mutamenti del clima culturale e sociale anche in riferimento all’Eros, tema dell’edizione 2020 del Festival.
L’evento rappresenta un ideale compendio di riflessioni e spettacoli proposti dal Festival, facendo riferimento a riflessioni di scrittori e filosofi come Baricco, Recalcati, Galimberti e legandosi ad altri eventi sulla svolta della canzone come più influente forma d’arte a partire dagli anni ‘60, quali la riflessione di Mogol proposta l’11 settembre e il concerto antologico di Edoardo Bennato il 12 settembre in Arena.
Il Festival della Bellezza, ideato e diretto da Alcide Marchioro, si conferma tra le più originali e prestigiose manifestazioni italiane con eventi unici o in prima nazionale connessi tra loro in riferimento al tema dell’edizione, in scena in contesti storici di grande suggestione.