Energia, ok alla gestione veneta Flavio Tosi: “Condividiamo l’appello perché serve creare un vero sistema veneto”

Verona 12/06/2024 Agsm, consiglio amministrazione azienda (ENV) Ambiente Photo Giorgio Marchiori

Attenzione, la chiamata alle armi contro Enel da parte di Agsm-Aim, società multiutility di proprietà del Comune di Verona del Comune di Vicenza a guida entrambe di centrosinistra, raccoglie l’adesione politica di una forza di centrodestra, Forza Italia del Veneto. Infatti, il coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi e i consiglieri regionali azzurri Elisa Venturini, Alberto Bozza e Fabrizio Boron condividono il manifesto di Agsm-Aim, Anci Veneto, Ascopiave e BIM Piave – sottoscritto anche da Viveracqua – per decentrare sui territori la gestione delle concessioni elettriche, idroelettriche e di distribuzione del gas. Il memorandum – firmato dai presidenti Federico Testa (Agsm-Aim), Mario Conte (Anci Veneto), Nicola Cecconato (Ascopiave) e Marco Staunovo Polacco (BIM Piave), e a cui ha aderito anche la presidente di Viveracqua Monica Manto – è stato presentato lo scorso 3 giugno in una conferenza stampa con oltre 120 tra amministratori pubblici, rappresentanti delle categorie economiche e imprese del servizio pubblico locale: chiede un coinvolgimento della Regione Veneto per “mettere insieme” e facilitare la sinergia tra le società di pubblici servizi già esistenti e altre istituzioni locali, al fine di dare vita a un soggetto in grado di poter ambire a una gestione sul territorio e a favore del territorio delle concessioni delle reti elettriche, degli impianti idroelettrici e della distribuzione del gas. “Crediamo – dicono Tosi e i consiglieri forzisti – che serva creare un vero sistema veneto dell’energia, se ne avvantaggerebbero i territori, quindi i nostri Comuni in termini di sostenibilità finanziaria e i cittadini grazie all’abbattimento delle tariffe. Pensiamo che la strada dell’autonomia concretamente passi anche da un decentramento nella gestione di asset fondamentali come quelli dell’energia, del gas e della risorsa idrica”. Una mossa politicamente strategica da parte di Forza Italia che punta a scavalcare, sul piano della difesa dell’autonomia del Veneto, gli impegni e le promesse della Lega, sfidandola sul suo terreno e sul territorio. L’obiettivo infatti è l’autonomia energetica del Veneto, come spiegato nelle scorse settimane dal presidente Federico Testa: “Le concessioni per le reti elettriche garantiscono ad Enel 300 milioni l’anno, se una quota restasse sul territorio veneto non sarebbe male. E sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria. AGSM AIM e ritengo anche altre aziende pubbliche del territorio sono pronte per raccogliere questa sfida”, dice ancora Testa, “poiché riteniamo che le concessioni delle reti elettriche e degli impianti idroelettrici siano un elemento chiave per garantire una gestione locale di risorse strategiche. Una maggiore autonomia nella gestione delle reti come opportunità per innovazione, transizione energetica e sostenibilità, andando nella direzione che il modello di mercato ha già preso, ovvero elettrificazione e produzione distribuita con impianti di taglia medio-piccola”. Rompere il monopolio di Enel in Veneto non è un sogno impossibile da realizzare: nelle regioni vicine è già realtà. Se nel Veneto le grandi derivazioni a uso idroelettrico sono 34, tutte in concessione all’Enel, che gestisce anche il business della distribuzione, nelle altre regioni del Nord non è così. In Lombardia A2A ed Edison hanno la propria parte e così pure Iren in Piemonte. Per questo Agsm Aim e Ascopiave hanno aperto un tavolo tecnico per collaborare sulle fonti rinnovabili anche se gli ultimi provvedimenti del Governo, con un rinnovo ventennale, tutto da discutere, delle concessioni a Enel non facilita la battaglia intrapresa dai territori. MB