FACCINCANI, UNA LUCE CHE DURA DA 36 ANNI Tanti ne sono trascorsi dalla rassegna sulla Resistenza. L’artista ha voluto ringraziare Giorgio Gioco: “Credette in me agli inizi della carriera”

Alcune centinaia di persone si sono presentate sabato pomeriggio alla Gran Guardia per il  taglio del nastro della mostra del maestro Athos Faccinca­ni. Nono­stan­te il maltempo e la pioggia battente, in molti non hanno voluto mancare all’appuntamento. Sono passati 36 anni dalla mostra sulla Resi­stenza nelle sale, allora non ancora restaurate, dove Fac­cin­cani esponeva le sue opere. L’artista, conosciuto in Italia e in tutta Europa è noto come il “pittore della luce”, tanto i suoi quadri sono luminosi e colorati. Alla Gran Guardia sono esposti 70 dipinti ad olio su tela che racchiudono la ultra quarantennale attività del maestro. Ha presentato la mostra il curatore Gian­luigi Bettoni, Faccincani è stato poi intervistato dall’ex parlamentare e direttore generale della Rai, nonchè assessore alla cultura del Comu­ne di Verona, Alfredo Meocci. Un saluto l’ha dato l’amica Marili­sa Allegrini e il direttore del nostro giornale Achille Otta­viani. Erano presenti anche l’assessore Anto­nio Lella e Alberto Benetti e la consigliera comunale Barba­ra Tosi. Nella sala hanno fatto capolino poi l’imprenditore e consigliere di Veneto Banca, pre­sidente di Valdo Spumanti Pier­luigi Bolla, Vittorio Vantini con Carola, l’ex dg di Unicredit Mario Aramini e Giuseppe Venturini, ex presidente Agec e delle Funivie del Baldo.  Numero­sissi­mi gli appassionati delle opere di Faccincani e soprattutto numerosi artisti, pittori e pittrici venuti anche da fuori Verona. Athos Faccincani ha voluto riservare un particolare saluto a Giorgio Gioco dei 12 Apostoli che agli albori credette in lui e lo spinse non poco nel difficile mondo artistico veronese. Pre­sente in sua vece il figlio Antonio Gioco con la moglie. Per la personale di Faccincani un ottimo inizio.

S . F.