False fatture, coinvolte 12 imprese. Operazione delle Fiamme Gialle di Rovigo anche a Verona Scoperto un giro d’affari di 7 milioni. Create delle “cartiere” intestate a badanti e baristi

Un’importante operazione è stata conclusa dai Finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo a contrasto delle frodi fiscali, ormai sempre più diffuse e sofisticate. Le indagini, operate dalla Tenenza di Lendinara e dal Gruppo di Rovigo su delega e coordinamento della Procura della Repubblica di Rovigo, protrattesi per quasi due anni, hanno consentito di ricostruire, un sistema fraudolento nell’ambito del quale operavano imprese – aventi sede legale nelle province di Rovigo, Vicenza, Verona, Mantova e Brescia e apparentemente attive nei settori del commercio di condizionatori, pallet e materiale elettrico e ferroso – che risultavano prive di sede operativa, di magazzini, di mezzi e di forza lavoro oltre che gestite da soggetti senza alcuna esperienza imprenditoriale (i titolari svolgevano diversi lavori: badante, barista). Queste cosiddette “cartiere” avevano il compito di emettere false fatture di vendita nei confronti di aziende, che in tal modo beneficiavano di notevoli vantaggi fiscali, e che venivano formalmente pagate con sistemi tracciati ma di fatto le somme sborsate venivano restituite in contanti, generando così grossi movimenti di valuta. Diverse le tecniche utilizzate per creare crediti di imposta: in un primo tempo, le imprese compiacenti si sarebbero interposte fittiziamente nell’acquisto di condizionatori provenienti dall’estero – principalmente Est Europa – a vantaggio di un’importante impresa che, grazie alle cessioni sottocosto, avrebbe ottenuto merci a prezzi concorrenziali.