Favilli prende l’11 di Elkjaer e Zigoni "La maglia non mi spaventa, sono qui per esplodere e dare gioia ai tifosi dell'Hellas"

Maglia numero 11, numero pesante. Chissà se gliel’hanno detto, a Verona l’han portata Zigoni ed Elkjaer, ma anche Gianni Bui, tanto per citarne soltanto tre. Ora la prende Andrea Favilli, il nuovo attaccante di Juric, felice di ritrovare il mister e di vestire il gialloblù. Favilli è a Verona per esplodere.
Finora non gli è riuscito, è qui per questo.
“Sono qui grazie al mister e al d.s. Inizialmente erano altre le trattative che mi riguardavano, ma quando si è inserito l’Hellas io e il mio agente abbiamo spinto per chiudere. Il mister è stato un fattore importantissimo, ma anche il direttore, perché già lo scorso anno c’era stato un avvicinamento. Mi sento un attaccante da doppia cifra”.
Hai sentito Daniele Cacia?
“È un mio grande amico ed è stato in squadra con me ad Ascoli. Quando ha saputo del mio possibile trasferimento mi ha chiamato e mi ha suggerito di venire, mi ha detto che sarebbe stata la piazza giusta per esplodere”.

Sei sempre stato visto come un predestinato. Cosa ti serve per crescere nel rendimento?
“Quello che mi è mancato è stata la continuità, che avevo trovato invece con Nicola, che mi ha aiutato molto. A Genova ho avuto sfortuna: il primo anno è stato disastroso sul piano degli infortuni, mentre l’anno scorso ho iniziato a far intravedere le mie qualità. Posso fare molto di più, e sono qua per questo: per segnare tanto, per dare delle gioie ai tifosi”.
Erediti un numero pesante.
“È un numero che mi è sempre piaciuto, so che qua è importante. Ma penso che sia comunque un numero, chi va in campo sono io”.
Confermi l’intensità degli allenamenti di Juric?
“L’ha dimostrato lo scorso anno. Chi viene qua sa come lavora il mister, io lo conoscevo già. Penso che ad uno come me possa far bene”.
L’Hellas è la tua grande occasione?
“Avevo tanta voglia di venire qua, appena si è presentata l’occasione ho fortemente voluto venire qua. È una grandissima chance, spero di fare tanti gol e avere continuità”.
Quanto possono incidere i tuoi centimetri qui?
“Se la richiesta del mister è stata questa un motivo c’è. Penso di poter essere utile per il suo gioco. Mi sento un attaccante abbastanza completo: so attaccare la profondità, ma riesco anche a fare la guerra con i difensori avversari. Penso di poter essere funzionale qui”.
Juric è uno che grida e pretende molto…
“È uno che pretende tanto ed è giusto così. D’altra parte, solo se lavori in un certo modo puoi ttenere risultati e il Verona l’anno scorso lo ha dimostrato”..
Perché Verona, oltre a quello che è già stato detto?
“Penso che sia una piazza bellissima. Ha una grandissima storia. Il mio agente ha spinto tanto perché venissi, per una serie di fattori: la piazza, le idee del mister, il presidente mi ha manifestato grande stima e ha spinto anche lui perché arrivassi. I fattori sono molti, e tutti positivi”.