Fede “il leghista” alla prova del 9. Settimane importanti per il sindaco Nelle ultime sedute del Consiglio comunale prima della sosta estiva molti temi caldi: dallo stadio al filobus. Alla festa del Carroccio di Oppeano il primo cittadino sale sul palco mentre parlano i “big”

Oggi, alle 10.30 a Palazzo Bar­bieri, il sindaco Federico Sboa­rina in­contrerà il governatore leghista del Veneto Luca Zaia. I due, venerdì sera, si erano già visti alla festa provinciale della Lega di Oppeano e a­vevano parlottato in separata se­de per qualche minuto. Quindi si erano dati appuntamento a stretto giro. Ora incontrano i giornalisti per una conferenza stampa congiunta. Il fat­to che Sboarina, venerdì, sia salito ad­dirittura sul palco durante gli in­ter­venti del vicepremier Mat­teo Sal­vini, del mi­nistro agli Affari Ue Lorenzo Fontana e del presidente di Re­gione – comportamento inusuale per un esponente politico che non fa parte della Lega – in realtà non deve destare particolare meraviglia. E’ da interpretare come la nor­male conseguenza del potere leghista all’interno del­l’ammi­ni­stra­zione comunale. La lon­ga ma­nus di Fon­tana garantisce a Sal­vini che in mu­nicipio, al­meno sui temi di respiro nazionale, passi sempre la linea della Le­ga. Dalla Lega dipende il destino del governo cittadino. E’ anche vero che nei corridoi di Pa­lazzo qualcuno dice che non è da escludere, nei prossimi mesi, l’entrata di Sbo­a­rina in Lega. Chissà. Veniamo alle questioni pratiche. In queste settimane arriverà in Con­si­glio co­munale la dichiarazione di pubblica utilità della proposta del Nuovo Arena Sta­dium, l’impianto che secondo il piano-Sboa­rina prenderà il posto del Bentegodi. Il termine ultimo per votarla è l’8 agosto. L’oppo­sizione naturalmente, voterà contro. Ma anche nella stessa maggioranza c’è la possibilità di qualche defezione, soprattutto in casa Lega. Uno dei più critici è il de­putato e consigliere Vito Co­men­cini. E co­me si comporterà “Ve­­­rona Do­ma­ni”? Sarà dunque un test importante per te­stare la compattezza della squadra di go­verno. C’è poi da ap­provare il bilancio consuntivo 2018. E ancora il Con­siglio comunale do­vrà votare (probabilmente questa sera) la variante sul progetto del filobus chiesta dal­l’Amt. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà la Geno­vesa, dove do­vrebbero sorgere il deposito dei mez­zi e uno dei ca­poli­nea. E però dagli scavi è e­­mersa una discarica. Da qui la de­­cisione di Amt di far spostare nel progetto il deposito in un’area più vicina alla cooperativa La Geno­vesa. Per l’assessore all’Ur­bani­stica Ilaria Segala la variante è “ne­cessaria”. Ve­dre­mo. C’è an­che un’altra va­riante da ap­provare, la numero 23 al Piano de­gli interventi, che prevede riconversioni e nuova edilizia in più parti del­la città: dei 1.535 emendamenti presentati, un quarto provengono dal­la stessa maggioranza del sindaco. Il quale dovrà anche sciogliere i nodi legati all’aggregazione A­gsm-Aim, le possibili alleanze con i milanesi di A2A e dei gruppi del Trentino Alto-Adige “Alperia” e “Do­lomiti Energia” (a questo proposito è stato molto duro l’ex presidente Agsm Fabio Venturi). In­som­ma: pri­ma di godersi il mare ce n’è ancora da “sudare”.