“Forse il virus è cambiato. Da noi troppo aggressivo” Lo dice la virologa Gismondo: “C’è qualcosa che non torna”

Il coronavirus Sars-CoV-2 “potrebbe essere mutato”. Ad avanzare l’ipotesi è Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento contro Covid-19.
L’esperta esprime “un pensiero convergente” con quello della virologa Ilaria Capua, docente all’università della Florida: “In Lombardia c’è qualcosa che non comprendiamo. Si sono superati i morti della Cina in un’area infinitesimamente più piccola e in un tempo minore”.
“Sta succedendo qualcosa di strano – avverte Gismondo – In Lombardia c’è un’aggressività che non si spiega. Le ipotesi possono essere tutte valide”, precisa, ma “una è che il virus sia forse mutato”. Per questo “lancio un appello alla comunità scientifica: uniamoci per capire – esorta la virologa – Se tutti ci mettiamo insieme e ne studiamo un pezzetto, probabilmente riusciremo a capire. Sul perché di tante vittime l’Istituto superiore di sanità ha fino ad ora risposto puntando l’indice sul fattore età. Abbiamo la popolazione più anziana d’Europa e non a caso l’età media di chi non ce l’ha fatta è di quasi 80 anni. Spesso accoppiati con la presenza di più gravi patologie. Ma tutto questo non spiega la differenza tra i nostri 3.400 morti contro i soli 43 della Germania, che ha tanti anziani quanti noi e un numero di contagi salito a oltre 14.500. I geriatri non escludono un fattore genetico che renderebbe i nostri over 70 più esposti alla minaccia del virus. Ma nelle regioni dove gli ospedali sono più sotto stress si ricoverano oramai i pazienti con sintomi più avanzati.