Edoardo Garrone, presidente della Erg e del Sole24Ore, si ritira dalla corsa al vertice di Confindustria. Via libera al vicepresidente uscente Emanuele Orsini.
Come anticipato dal sito del Corriere della Sera, grande colpo di scena nella corsa alla presidenza di viale dell’Astronomia
Garrone era supportato dagli imprenditori del Nord Ovest, in particolare il Piemonte e buona parte della Lombardia, a partire da Assolombarda. La candidatura di Garrone era stata caldeggiata da imprenditori come Marco Tronchetti Provera, Emma Marcegaglia, Diana Bracco e sostenuta da Luca Cordero di Montezemolo, mentre le territoriali di Verona e Vicenza non si erano espresse e contano sostenitori sia di Garrone che di Orsini.
A contendere il ruolo di presidente, infatti, c’è Emanuele Orsini, piccolo imprenditore emiliano (100 milioni di fatturato) tra alimentare e costruzioni. Ma anche Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e Duferco. E’ stata proprio l’esclusione di Gozzi da parte del comitato di designazione e la convergenza dei suoi voti (almeno in parte) verso Orsini, ricostruisce il Corriere della Sera, a rendere evidente il vantaggio di quest’ultimo. Di qui la scelta del ritiro alla vigilia del voto per la designazione del successore di Bonomi..
Nella lettera con cui annuncia il ritiro Garrone scrive: «Quando ho pensato alla mia candidatura, a seguito di sollecitazioni di molti, avevo chiari i fini che ci e mi muovevano. Una Presidenza al servizio della Confindustria e non una Confindustria al servizio del presidente”, ma i “conflitti interni” nelle ultime settimane e negli ultimi mesi “hanno fatto purtroppo emergere aspetti deplorevoli del nostro sistema».
Ed è «evidente», conclude Garrone, che «in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto grazie a scambi per me intollerabili».