Giorgetti mette nel mirino il futuro "Mi hanno chiesto in tanti di ricandidarmi, Verona ha bisogno di tornare al centro"

A pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio regionale del Veneto, Massimo Giorgetti, di Fratelli d’Italia, vicepresidente del Consiglio regionale, fa il punto dei risultati raggiunti. Eletto per la prima volta nel 1995, è il consigliere regionale più longevo d’Italia: cinque legislature consecutive, di cui quattro da assessore (una con
delega a Politiche per l’ambiente e protezione civile, tre con delega ai Lavori pubblici) e l’ultima da vicepresidente del Consiglio regionale. Nel Veronese la sua candidatura alle elezioni del 20 e 21 settembre è sostenuta, tra gli altri, da 14 sindaci e circa 150 amministratori del territorio che rappresentano oltre 80 enti locali. Alcuni di loro erano presenti questa mattina, al Liston 12 di piazza Bra, per la conferenza stampa dibchiusura della campagna elettorale, evento a cui ha partecipato anche il segretario provinciale di FdI, l’on. Ciro Maschio. Fra questi, il sindaco di Brenzone Davide Benedetti e il sindaco di Salizzole Mirco Corrà, che insieme a tanti altri hanno ribadito il loro “mi fido di Giorgetti”. «Ho voluto accanto a me gli amministratori locali e i rappresentanti dei cittadini che vivono sulla propria pelle i problemi di tutti i giorni e in partiolare di questo momento difficile. Idee e valori sono importanti, ma se non diventano azioni servono a poco. E chi mi conosce sa che sono interessato alla progettualità e alla concretezza», ha spiegato il consigliere veronese, snocciolando qualche dato, fra cui gli stanziamenti che nell’arco di un decennio, tra il 2005 e il 2015, hanno portato nel Veronese 150 milioni di euro di fondi regionali per interventi di edilizia scolastica, edilizia religiosa, impiantistica sportiva ed edilizia pubblica. «La mia ricandidatura è merito anche loro», ha sottolineato Giorgetti. «Molti mi hanno chiesto di scendere nuovamente in campo, anche a fronte della conoscenza profonda con il presidente del Veneto Luca Zaia, con cui ho condiviso prima l’esperienza di Giunta e poi quella di governo regionale, sempre con leale collaborazione e spirito di confronto. Questo perché in un tempo di crisi profonda non c’è tempo di imparare, bisogna lavorare con autorevolezza per portare soluzioni concrete. E la Regione è l’ente che entra in casa dei veneti e dei veronesi tutti i giorni su tantissime
materie: il turismo, l’urbanistica, l’agricoltura, la sanità e il sociale solo per citarne alcuni». Durante l’ultima legislatura, grazie a una serie di proposte legislative, ordini del giorno ed emendamenti ai bilanci presentati da Giorgetti, sono stati realizzati, tra gli altri, due importanti stanziamenti di fondi: uno per il completamento della Strada Regionale 10 che passa per Legnago e l’altro per l’avvio del progetto di rifacimento del collettore del Garda. Su iniziativa dell’esponente di FdI sono stati promossi un progetto di legge per bloccare il proliferare indiscriminato dell’attività estrattiva e un altro per ridurre il consumo delle bottiglie di plastica monouso.

L’on. Maschio: “Massimo, un pezzo da 90 della politica”

«In più siamo riusciti, pur nelle ristrettezze economiche di un bilancio sempre più risicato, a garantire adeguati finanziamenti all’edilizia scolastica in tutti i comuni. Tra il 2003 e il 2020 sono stati eseguiti oltre 750 interventi, per un totale di 85 milioni di euro. Adesso la sfida riguarda un
sistema Verona che deve decidersi a partire ed un Veneto che possa finalmente rimettere la nostra città e la nostra provincia al posto centrale che merita».
«Ho visto al lavoro Massimo Giorgetti e la sua capacità amministrativa è sotto gli occhi di tutti, oltre ad essere dimostrata da fatti concreti», ha evidenziato l’on. Ciro Maschio. «È un pezzo da 90
della storia politica veronese e dell’amministrazione regionale, nonché una delle punte di diamante della lista di Fratelli d’Italia sul territorio. Una persona di cui ci si può fidare, a cui non mancano schiettezza e lealtà. Lo ringrazio per aver scelto di ricandidarsi».