Giulia va a combattere per l’Ucraina Una pilota italiana è a Kiev nelle forze speciali volontarie della Legione Internazionale

Giulia Schiff, ex pilota dell’aeronautica militare, dall’inizio della guerra è a Kiev per combattere come volontaria nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina.
Ed è l’unica donna del gruppo.
“Le Iene” stanno realizzando con la giovane pilota veneziana un reportage che durerà finché sarà in missione. La prima parte andrà in onda mercoledì 23 marzo, in prima serata su Italia 1.
L’allieva dell’Accademia di Pozzuoli che aveva denunciato più volte, anche ai microfoni della trasmissione, di essere stata vittima di mobbing e nonnismo, durante il suo ‘battesimo del volo’ – annuncia il programma di Italia 1 – non ha rinunciato al sogno di poter aiutare il prossimo, decidendo di partire per unirsi ai soldati giunti da tutto il mondo nelle terre del conflitto. Nonostante sia stata espulsa dall’Aeronautica Militare, dopo una lunga battaglia legale arrivata a conclusione pochi mesi fa quando il Consiglio di Stato respinse il suo ricorso mettendo fine alla sua carriera di pilota, la 23enne non si è mai arresa.
MARIUPOL, IL SEQUESTRO. Mentre si combatte ormai all’interno di Mariupol, nel ventottesimo giorno di guerra, torna nello scambio di accuse lo spettro delle armi chimiche e la minaccia del nucleare.
Le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città ormai spettrale, facendo “prigionieri” gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia la manovra di Mosca poche ore dopo il suo discorso al Parlamento italiano e assicura che Kiev sta “facendo di tutto per liberare la nostra gente”. Il presidente Zelensky esige il rilascio del convoglio. SCAMBIO DI ACCUSE E LA MINACCIA DEL NUCLEARE – “La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin”, ha detto il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, citato da The Kyiv Independent. “Le forze russe hanno preso di mira le città satellite di Kiev con bombe al fosforo la notte del 22 marzo – ha affermato Markushin – L’uso di tali armi contro i civili è vietato dalle Convenzioni di Ginevra”. Il vice capo della polizia di Kiev ha diffuso un video accusando la Russia di avere usato munizioni al fosforo contro la città di Kramatorsk, nell’est del Paese, riferisce The Independent.
Dal canto suo il portavoce del Cremlino, Peskov, parla di “forti prove” che gli Usa hanno “sviluppato programmi di bio-laboratori” in Ucraina – una accusa già respinta da Washington – e precisa che Mosca utilizzerà le sue armi nucleari se vedrà “la sua stessa esistenza minacciata”.