Gli amici e le “partecipate” Il Comune di Verona presente in ben 113 società. Tra avvocati e Commercialisti nei consigli ci sono in ballo 300 posti. “Meglio affidarili a giovani professionisti scelti per sorteggio”

Commercialisti, avvocati, ruolo del sindaco (pure lui avvocato) e aziende “partecipate” del Comune. E’ su questo spinoso terreno dei cosiddetti “incarichi fiduciari” che si è buttato con il consueto “spirto guerrier” l’avvocato Luigi Bellazzi per lanciare all’Ordine dei Commercialisti e a quello degli Avvocati quella che definisce “una modesta proposta”, per pretendere legalità, onorabilità, efficienza e redditività. Per “il fascista” Bellazzi come lui stesso si firma, è’ sotto gli occhi di tutti, quali e quante sempre maggiori difficoltà incontrino i giovani abilitati alle Libere Professioni di Avvocato e Dottore Commercialista. Dovere degli Ordini. Dovere degli Ordini e del Primo Cittadino sarebbe sostenere il giovane Professionista, senza indirizzarlo sulla via della prostituzione professionale a favore dei partiti politici. Di tutti i partiti, nessuno escluso. “La modesta proposta che intendo sottoporre è molto semplice: il Comune di Verona partecipa direttamente, o indirettamente in 113 Società (le c.d.”partecipate”), un numero enorme se pensiamo che Roma Capitale (più o meno 20 volte la nostra Verona) è partecipe in sole 140 Società. I 113 cda delle Partecipate dal Comune di Verona, in realtà sono Consigli di Raccomandazione…al di fuori da ogni principio di libera competizione e di convenienza economica per la partecipata. Questa consuet­udine della ”Electio amici” -aggiunge- è la causa prima di gestioni in disavanzo da parte di aziende nonostante che operino a tariffa e in regime di monopolio. In questi anni nelle 113 partecipate non risulta un solo rapporto alla Procura della Repubblica su fatti dei consigli d’amministrazione. Basti solo pensare ai 161 “incarichi fiduciari”( dal sito per la trasparenza) elargiti a professionisti da A.g.s.m. nel solo 2018 per un importo di oltre 1 milione 300mila euri. La proposta? Tra componenti i Collegi sindacali, Revisori dei Conti, Responsabili per la prevenzione dalla corruzione e per la trasparenza, membri degli Organismi di Vigilanza, parliamo all’incirca di almeno trecento incarichi professionali per una durata media triennale. Tutti detti incarichi, con una banalissima ed istantanea modifica statutaria, ben potrebbero essere affidati a trecento giovani professionisti (tra i neoiscritti all’Albo degli Avvocati e dei Commercialisti) previo un corso di formazione tenuto gratuitamente da questi Ordini Professionali. “La scelta da parte del Socio Unico Comune di Verona dovrebbe avvenire per sorteggio, ripudiando l’indegna consuetudine della designazione partitica (quale che sia il partito). “Una banalissima proposta, di normalissimo buon senso, ma che non verrà mai accolta. Nemmeno in termini propositivi dagli Ordini in indirizzo e in termini dispositivi dal Sindaco di Verona. Accettasi scommesse”, conclude Bellazzi.