Ha ancora senso parlare di brand ambassador?

Il periodo in cui stiamo vivendo ha ridisegnato i confini entro cui si muovevano le strategie aziendali fino a pochi mesi fa. Alcuni capisaldi sono rimasti invariati: la centralità delle persone, il focus sugli obiettivi da raggiungere, la necessità di rivolgersi a un mercato specifico, etc. Ma il modo e l’ordine in cui questi hanno rilevanza potrebbe essere cambiato.

In questo contesto e in questo “nuovo mondo” ha ancora senso la figura del brand ambassador? La mia risposta è sì, anche più di prima. Destreggiarsi in un mercato così ampio non è sempre semplice per le persone e la necessità di trovare qualcuno in cui riporre la propria fiducia è più forte che mai. Proprio per questo siamo diventati tutti molto più selettivi riguardo i brand a cui intendiamo dedicare una parte del nostro tempo.

La figura del brand ambassador in questo ha un ruolo determinante, perché ogni occasione in cui si rivolge al pubblico lo fa come persona, prima che come rappresentante dell’azienda.

Chi ascolta un brand ambassador vede qualcuno in cui riconoscersi, non un brand senza volto, ma una persona che può comprenderli e di cui ci si può quindi fidare.

Chi ricopre questo ruolo deve ovviamente avere una grande passione per il proprio lavoro, che lasci trasparire entusiasmo ogni volta che ne parla. Deve essere concreto e pratico, offrire uno scenario realistico alle persone che decidono o pensano di affidarsi all’azienda e mostrargli quali saranno i benefici. Deve essere carismatico e coinvolgente: in queste situazioni essere in grado di portare l’attenzione su di sé è fondamentale, per trasmettere il valore dell’azienda.

Il brand ambassador deve essere un ascoltatore e un osservatore attento. Le persone cambiano velocemente, le tensioni culturali pure e i brand devono evolvere con loro: ciò che era valido ieri potrebbe non esserlo oggi.

È dunque impossibile programmare qualsiasi comunicazione o progetto dell’azienda? No, al contrario è possibile farlo ancora, ma è altrettanto importante mantenere gli occhi aperti ed essere pronti a mettere in discussione strategie e obiettivi, pur mantenendo salda la visione aziendale. Uno dei punti di forza di un bravo brand ambassador è proprio saper evolvere e per farlo deve sempre essere consapevole di quello che sta accadendo nel mondo che lo circonda.

La maggior parte di queste capacità possono essere apprese in un percorso di formazione per brand ambassador, proprio come quello che porto avanti con Cassiopea, la mia azienda di business e life coaching. È un programma che si rivolge ai titolari di imprese di qualsiasi dimensione, agli amministratori delegati, a portavoce aziendali, ai volti pubblici e istituzionali e a chiunque abbia il potenziale per rappresentare pubblicamente l’azienda.

Il percorso aiuta chi lo intraprende a mostrarsi al meglio nei momenti di pubbliche relazioni, attraverso corsi di formazione ed esercizi pratici che sviluppano le competenze necessarie ad affrontare le diverse situazioni. Potete contattare Cassiopea per ricevere maggiori informazioni al sito cassiopeaweb.com.

Tiziana Recchia

Fondatrice, titolare e amministratrice di Cassiopea. Da oltre 25 anni è business e life coach, si occupa di formazione e supporta le aziende nei momenti di cambiamento. Collabora con la redazione de “La Cronaca” per portare il suo punto di vista esperto nel mondo del business.