Hans frena “non si può riprendere” “Mi spiace, ma la situazione è seria Ci sono le condizioni per giocare?”

Se potesse forse giocherebbe ancora. “Vado nella foresta e faccio camminate di tre- quattro ore. E poi vado a correre un’ora e mezzo”. Hans Peter Briegel racconta le sue giornate dalla sua casa in Germania. L’ex gialloblù, uno degli eroi dello scudetto aggiunge: “Sono sempre in forma, il mio peso è lo stesso di trentacinque anni fa”.

Briegel, come si esce da questa emergenza coronavirus?
“E’ una situazione grave a livello mondiale, molto pericolosa. Rispetto all’Italia qui in Germania ci sono meno morti ma in giro è tutto chiuso. E le valutazioni andranno fatte tra tre-quattro settimane”.

Ha visto che bel Verona quest’anno?
“Sì, ha giocato un ottimo campionato. Peccato però perchè per me non si riprenderà a giocare. Qui in Germania vogliono ricominciare senza spettatori ma la vedo dura”

Anche in Italia si parla di fine maggio…
“Sì ma perchè tutti vogliono i soldi dei diritti televisivi, per tanti club questi soldi sono importanti. Vorrei però che si parlasse di più delle categorie inferiori come la C, quelle sì che sono in difficoltà”

Diceva del Verona: lo ha visto spesso?
“Dal vivo l’ho visto nella partita contro la Samp. Mi ha dato l’impressione di una bella squadra che ha avuto una crescita costante”.

E, anche da ex doriano, che pensa della Samp?
“Ora la vedo abbastanza bene. Aveva iniziato male ma adesso sta recuperando e credo che non avrà problemi a salvarsi se verrà ripreso il campionato”

Lo scudetto chi lo vince?
“Ci sono in corsa Juve, Lazio e Inter. Secondo me non lo vince nessuno perchè, come dicevo, non si ricomincia”.

Ci tolga una curiosità: un altro Briegel lo vede in giro?
“Sono stato un giocatore molto particolare ed è difficile ritrovare uno come me”.

Già, dove lo trovi uno come lui? Capace di giocare terzino o mediano e segnare valanghe di gol? Come quella volta, contro Maradona, ricorda? “Ja, ricordo, come si fa a dimenticare? Quella è una delle giornate più belle della mia carriera”