“Il Payanini Center è del rugby. Qui torneremo presto in meta” Raffaella Vittadello, presidente del Verona Rugby: “No a Setti”

Ha detto no anche al presidente del Verona Maurizio Setti. “Perchè, avrei dovuto dire di sì?”. Raffaella Vittadello ha detto “no, il centro Payanini è del rugby e rimane al rugby…”. Il presidente del Verona ci aveva già pensato appena dopo l’inuaugurazione. Location spettacolare, comoda, facile. Centro bellissimo, un fiore all’occhiello. Il sogno che Setti insegue da anni, senza fare davvero un passo avanti. “Ma ho detto di no”. Irremovibile. Raffaella Vittadello ama troppo il rugby e sa che, passata la pandemia, “…torneremo a giocare”. Lì, in quel centro realizzato in tempi da record “perchè quando vuoi veramente le cose, riesci a ottenerle”.
Così in fretta, è sorto il centro che tutti le invidiano, che quasi non se n’è accorto nessuno. “E adesso dovremmo riprendere presto – diceva qualche giorno fa, la presidente del Verona Rugby. “Prima gli allenamenti, poi tornerà anche il campionato. Noi ci siamo”.
Idee chiare e voglia di guardare avanti, oltre l’orizzonte di una pandemia che ha, di fatto, bloccato il rugby, obbligandolo a un “tempo sospeso” infinito. Ma lei non molla, tira dritto per la sua strada, convinta che la forza del rugby finirà ancora per vincere. Del resto, il centro sportivo non è che una parte, del suo impegno. Il Verona Rugby è una realtà che molte società italiane oggi guardano come riferimento. Per la serietà, la qualità dei tecnici, i programmi di lavoro, le iniziative. Per l’Academy, dove i ragazzi imparano rugby, ma prima di tutto assimilano regole, passione, impegno. “Siamo pronti”, assicura Raffaella Vittadello. La “signora del rugby”, è pronta alla prossima sfida.