“Io volevo giocare a rugby Sono tifoso degli All Blacks E nella prossima mia vita…” “Giocai a calcio solo perchè il rugby era a Treviso, lontano...”

Dice che il calcio non lo appassionava più di tanto. “Da bambino preferivo giocare a rugby, ero tifosodegli invincibili All Blacks”. E lì, nella sua taverna di Oderzo, il vecchio Zigo indica un poster dedicato ai mitici fuoriclasse della palla ovale. “Il rugby si giocava a Treviso, era troppo lontano, non è come oggi, allora andare a Treviso era come attraversareil mondo. Così giocai a calcio. Ma nella prossima mia vita, saò sicuramente un fuoriclasse di rugby”.
Oggi, i suoi All Blacks sono i Grifoni di Oderzo. “So che a Verona c’è una bella squadra di rugby, perchè non fare un gemellaggio con i Grifoni? E magari, visto che ci siamo, farlo anche con i Grifoni del Genoa, un’altra delle mie squadre del cuore?”.
Il vecchio Zigo ripercorre la sua storia, tra un pensiero e l’altro, saltando da una foto all’altra, da un ricordo a un episodio. “Lì ero al Brescia” dice. “Gigi Simoni era un amico, una grande persona, ma prima eravamo stati compagni di squadra alla Juve. Io non volevo giocare, ma avevamo fatto un patto: gli avrei dato una mano se ne avesse avuto bisogno. Una sera, tardi, mi chiama al telefono, io abitavo a Verona, non mi sono mai mosso dalla mia città. Zigo, mi dice, ho bisogno di te. Il Brescia era quasi ultimo in classifica. Giocai tre-quattro partite e salimmo fino a metà. Allora io presi Simoni e gli dissi: Gigi, adesso fai giocare Penzo e Iachini. Con loro andari in A, con me no. E il Brescia andò in A, mentre il Verona restò in B”.
Gira e gira, si torna a Verona. “Non ho mai smesso di giocare col Verona. Anche adesso, per me, è come se giocassi ogni volta, se scendessi in campo anch’io. Quella è la mia città,la mia squadra. Ognuno di noi ha un posto, una squadra, che è solo sua.
La mia è Verona”.