#iorestoaCasaShakespeare “Il teatro è l’arte del qui e ora”. Si lavora per la diretta streaming

Se è vero che in un momento di emergenza come questo è bene che tutto si fermi, è altrettanto vero che abbiamo bisogno di sapere che non tutto si sia del tutto cristallizzato. A Verona infatti, le iniziative culturali che mirano a dare all’arte una seconda vita, anche in una situazione di forte disagio come questa, sono tante. Una, è quella ideata da Solimano Ponta–rollo, attore e regista veronese direttore artistico del Teatro Satiro Off. Dal 23 febbraio il Teatro Satiro Off, come tutte le altre attività culturali, è chiuso, almeno fisicamente. Ma l’attività teatrale in realtà al suo intero continua. “In un momento come questo, dove tutto sembra chiudersi e finire, il teatro non è né fermo né morto. È una cosa viva, che respira. Se la serranda del teatro è chiusa non significa che lo sia anche la nostra attività. Dentro si lavora, anche fino a mezzanotte se occorre”, spiega Solimano.
Casa Shakespeare, l’impresa di produzione che gestisce il Teatro Satiro Off ha deciso di rispondere così alle giuste restrizioni imposte per l’emergenza CoronaVirus: non privare il proprio pubblico dei consueti appuntamenti teatrali, ma spostarli solo su un “canale” diverso, quello dello streaming. “Ho chiamato a raccolta tutti i collaboratori di Casa Shakespeare e ho proposto loro di interpretare in diretta streaming Peste! processo agli untori, un testo teatrale tratto da La storia della colonna infame di Manzoni. E hanno accettato”. Insomma, il monologo sulla famosa ricostruzione minuziosa del processo agli untori durante la peste a Milano scoppiata nel 1630, interpretata in maniera del tutto sicura e fruibile da tutti. Solimano Pontarollo spiega che è fondamentale mantenere un senso di unione, sia tra gli attori stessi, sia tra attori e pubblico, annientando il senso di divisione che queste restrizioni sanitarie hanno imposto. E nemmeno la chiusura obbligatoria di tutte le attività ha fermato la produzione di Casa Shakespeare. Se per legge il teatro deve rimanere chiuso, l’arte può comunque essere canalizzata altrove. “Il primo compito di ogni attore è quello di fare. E quindi abbiamo detto facciamo. Il teatro è una relazione tra chi racconta una storia e chi l’ascolta. È l’arte del qui e ora, e in questo momento era necessario fare un passo per adattarlo al momento che stiamo vivendo. Per questo, abbiamo pensato di agire anche noi da casa”. Partirà così dalla settimana prossima il progetto #ioresto­aCasa­Shakespeare, dove ogni attore potrà interpretare da casa propria un monologo in diretta streaming, raccontando una storia per tante persone, nel pieno rispetto delle norme. “Abbiamo deciso di avere una responsabilità sociale, specialmente in un momento delicato come questo, senza rinunciare alla nostra passione”, spiega Solimano. I progetti futuri del Teatro Satiro Off sono tanti, come la Shakespeare Week, che si terrà l’8,9,10 maggio, che si spera possa essere per tutti un momento di rinascita. Naturalmente, le iniziative culturali come queste apprezzano sempre aiuti, come le donazioni volontarie che possono essere fatte andando sulla piattaforma di casashakesperare.it