Italia tutta “gialla”, senza esagerare L'unica novità prevista, l'orario dei negozi: con chiusura posticipata alle ore 21

C’è molta attesa per il nuovo dpcm, in arrivo venerdì. Si va verso un’Italia “monocolore”, ovvero un’unica zona gialla ma “rafforzata”. In questo caso sembra definitivo il divieto di spostamento tra le Regioni, comprese quelle in fascia gialla. Il governo, al momento, sarebbe intenzionato a lasciare la porta aperta ad alcune deroghe, come il ritorno a casa dei residenti e favorire chi vuole trascorrere cenone e pranzo di Natale con i propri cari che vivono in un’altra città, ma solo nel caso in cui si tratti di un parente malato o genitori anziani soli. E previa autocertificazione.

Coprifuoco alle 22 e messe natalizie. Resta confermato il coprifuoco alle 22, ora in vigore, senza deroghe neppure per la sera della vigilia e Santo Stefano. E tutto ciò determinerà un anticipo delle messe natalizie, su questo la Conferenza espiscopale ha confermato la sua disponibilità.

A tavola fra conviventi. La decisione di mantenere il coprifuoco alle 22 comporta la “raccomandazione” a limitare il numero di ospiti a casa ai soli conviventi, con un tetto massimo di commensali che potrebbe rimanere quello attualmente fissato a sei persone.

Negozi e ristoranti. Potrebbe essere spostato alle 21 l’orario di chiusura dei negozi per allungare lo shopping natalizio, con ingressi sempre contigentati per evitare gli assembramenti. Per bar e ristoranti invece resta tutto invariato: la chiusura è sempre fissata alle 18. Per quanto riguarda i ristoranti, non sarà ammessa nessuna deroga e dovrebbero restare chiusi nelle intere giornate di Natale e Santo Stefano.

Scuole
Gli studenti delle medie sono tornati in classe nelle regioni che da oggi sono passate da rosse ad arancioni, quindi per Lombardia e Calabria. Ma non in Piemonte, dove il governatore, Alberto Cirio, con un’ordinanza firmata ieri pomeriggio, ha deciso di confermare la didattica a distanza anche per la seconda e terza media. Per le scuole superiori, invece, l’orientamento del governo sarebbe quello di riaprirle il 7 gennaio, dopo le vacanze natalizie. La decisione non è ancora stata presa, anche perché una parte della maggioranza, in particolare il M5S e Iv, spingerebbe per una riduzione graduale della didattica a distanza per le superiori già dal 14 dicembre. È l’altra l’ipotesi su cui si starebbe discutendo nel governo. Con molte incertezze, ma con consapevolezza che non c’è molto tempo da perdere.

La novità della cena con camera “incorporata”

Vacanze sulla neve. Niente vacanze di Natale sulla neve. E niente chiusura dei confini nazionali. Il governo è alla ricerca di una soluzione europea sugli impianti sciistici. Per coloro che decidessero di andare sulle piste straniere, nei Paesi che lo permettono come la Svizzera, “saranno sottoposti a quarantena al ritorno”, ha detto il ministro Luigi Di Maio.

Corsa al tampone rapido per poter stare a Natale con i cari
Nelle regioni in cui è possibile fare test antiCovid a pagamento, senza ricetta medica e senza fine infinite nei drive-in, è corsa al tampone rapido per trascorrere il Natale in tranquillità con i propri familiari. Sono già migliaia le prenotazioni per la settimana di Natale soprattutto per chi lavora o studia fuori e rientrerà nella città di residenza per trascorrere le feste.

Cena più camera: la trovata per le feste fuori casa.Vietato il Natale al ristorante, perché per il 25 dicembre il governo valuta di tenere i ristoranti chiusi. E allora scatta il piano B degli italiani che prevede un piccolo e legale escamotage. I ristoratori possono mettere a disposizione l’ospitalità alberghiera, così da poter permettere la cena fuori anche quando non si potrebbe.
Insomma, ogni escamotage è buono per salvare il salvabile, nel rispetto delle norme antiCovid.