Juric sfoggia l’arma…Lasagna. Se vede Benevento, si scatena L’Hellas attende i gol dell’ex Udinese, che ripassa la sua storia

A Benevento il Verona cerca l’ultimo – o al limite il penultimo – tassello da incastonare al mosaico che porta il nome di salvezza aritmetica. Che non è in discussione da parecchio tempo, ma che sarebbe assai gradevole sigillare con la ceralacca dell’ufficialità, dopo averne assicurato così precocemente l’ufficiosità. Anche e soprattutto per regalarsi un rush finale ancor di più all’insegna della serenità – che di certo non manca nemmeno ora – e perfezionare ulteriormente le condizioni per consolidare la crescita dei singoli, del gruppo e – perché no – studiare variazioni sul tema a livello tattico, in ottica futura e senza l’assillo del qui e ora.

L’ARMA. L’antidoto per non veder le Streghe (di Benevento), ma al contrario per “cacciarle”, può essere Kevin Lasagna. Uno che quando vede giallorosso si scatena: nel doppio precedente della stagione 2017/2018, l’unico in Serie A, l’ex Udinese trafisse la porta campana per ben tre volte. Una nel match d’andata, su assist di quel Barak sulle cui ali sembra sul punto di rompere la barriera del suono il velivolo gialloblù. Al ritorno fu addirittura doppietta in due minuti, che servì a ribaltare l’iniziale svantaggio friulano.
L’ex udinese è ancora a caccia del primo centro con la nuova maglia. Dopo gli sprechi di Genova – per i quali, va detto, s’è accanita anche un po’ di mala sorte – e il duello improbo di sabato con De Ligt, l’infrasettimanale può essere per lui una ghiottoneria da divorare avidamente e azzannare, per rompere un digiuno in campionato che dura da più di due mesi.

COME ARRIVA IL BENEVENTO – Oltre allo squalificato Barba, fuori gli infortunati Improta e Iago Falque, senza dimenticare che Schiattarella non è al top. Per fortuna di Inzaghi, tuttavia, rientra la colonna Glik. Nel 4-3-2-1 disegnato da Inzaghi troverà spazio anche Gaetano Letizia, pronto a macinare chilometri sulla corsia di competenza al posto di un Foulon in grossa difficoltà nelle ultime settimane. Anche dietro l’unica punta Lapadula potrebbero esserci delle variazioni, con Sau e Insigne che insidiano Caprari. Non è ancora scoccata l’ora per Gaich dal primo minuto, ma il centravanti ha avuto un buon impatto a Napoli e sarà pedina preziosa nella ripresa.

COME ARRIVA L’HELLAS – Dopo lo spezzone contro la Juventus per Dawidowicz può essere l’occasione per il rientro da titolare, davanti a Silvestri insieme a Gunter e Magnani. Solito duello per la fascia sinistra tra Lazovic e Dimarco, con il serbo in leggero vantaggio dopo la panchina di sabato: qualunque sia la scelta di Juric, sarà con ogni probabilità staffetta. Centrocampo rivoluzionato con gli innesti in cabina di comando di Tameze e Veloso, che affiancheranno Faraoni. Davanti toccherà ancora ai tre tenori gialloblù: spazio dunque a Barak e Zaccagni alle spalle di Kevin Lasagna.