La cultura della donazione corre in bici. All’Associazione comunale di donatori fanno capo 26 gruppi con 2 mila donatori

Ruote che girano, colori associativi che sventolano sui labari, e tanta voglia di condividere e diffondere la cultura della donazione di sangue e plasma. Così la sera di giovedì 2 ottobre, alle 18.30, i ciclisti-donatori dell’Avis del Trentino, Avis di Trento – sez. Mattarello e Avis di Rovereto hanno fatto il loro ingresso a Legnago, in piazza Garibaldi, dopo la partenza da Trento e una breve fermata a Rivoli. La tappa legnaghese è stata la prima del ciclotour di sensibilizzazione che porterà i colori dell’Avis fino ad Agugliano (AN), alla Festa dei donatori, passando anche per Ravenna e Senigallia. Ad accoglierli la presidentessa dell’Avis comunale legnaghese, Michela Burato, con il vicepresidente Damiano Placani, insieme ai rappresentanti dei gruppi avisini di Aselogna-Santa Teresa-Cherubine, Castagnaro, Cerea-Asparetto, Minerbe, Porto, SIME (gruppo aziendale), Terranegra, Terrazzo e Villa Bartolomea. Applausi, strette di mano, scambio di gagliardetti e le foto di rito hanno reso l’incontro una vera festa in nome della solidarietà. Il momento istituzionale è poi proseguito in modo informale in un bar del centro, tra bicchieri alzati e racconti: «Abbiamo accolto con grande gioia l’arrivo degli amici donatori trentini», ha commentato Michela Burato. «Incontrarsi fuori dalle assemblee ufficiali è prezioso: ci si scambiano idee sulle attività, esperienze e informazioni sull’andamento delle donazioni. E intanto i passanti, incuriositi, ci chiedevano spiegazioni». «Anche questo è un modo per rendersi visibili e promuovere Avis e la donazione di sangue e plasma, mentre si sottolinea il valore dello sport, soprattutto condiviso tra amici, nel mantenimento di una buona salute», hanno aggiunto la presidentessa di Avis Trentino, Elisa Viliotti, il presidente di Avis Trento-Mattarello, Livio Avi, e il presidente di Avis Rovereto, Marco Gabrielli. L’Avis Comunale di Legnago conta 26 gruppi Avis attivi nella Bassa Veronese, con poco meno di 2.000 donatori: una rete capillare che lavora ogni giorno per diffondere il messaggio della solidarietà e rafforzare i legami con la comunità.