La memoria va costruita dentro di noi Oggi si celebra il giorno della memoria. Il nostro dovere è quello di non dimenticare

Il giorno della memoria si celebra il 27 Gennaio di ogni anno, per commemorare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati nei campi nazisti. In Italia il Giorno della Memoria è nato ufficialmente nell’anno 2000, cinque anni prima rispetto alla ricorrenza internazionale proclamata dall’ONU.
La data scelta ricorda il giorno in cui nel 1945 fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo, per la prima volta, la realtà del genocidio in tutto il suo orrore. Gli ebrei non furono le uniche vittime dell’Olocausto, il quale ha compreso anche lo sterminio di tutte le categorie di persone ritenute “inferiori”, per motivi politici o razziali, dai nazisti come gli oppositori politici, le minoranze etniche, gli omosessuali e i portatori di handicap mentali e/o fisici.
Oggi si celebra un omaggio alle vittime del nazismo ma si compie anche un dovere, in primis di conoscere uno dei capitoli più bui della storia dell’umanità e in secondo luogo di non dimenticare, affinché nulla di ciò che è stato si ripeta.
Perché, come scriveva in “Se questo è un uomo” Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre…”. Trasmettere la memoria è un impegno arduo, soprattutto in una società immersa nel “qui e ora”, scarsamente empatica e dominata dalla velocità come la nostra. Fermarsi e porsi allora delle domande può stimolare e assolvere in modo più efficace questa trasmissione di saperi e di emozioni.
La memoria va costruita, con mattoncini composti da eventi e commozione affinchè si saldi in noi. Una volta appresa, interiorizzata e fatta nostra, ci permette di sentire i racconti come vicini e di percepirli come reali. La memoria, anche se acquisita, può essere inoltre portatrice di giudizi, di valori e ci può orientare nelle scelte che compiamo. La costruzione del ricordo è il vero e unico antidoto rispetto il rischio di ripetere errori già commessi.

Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta