La patata bollente in mano a Setti Traballa la panchina di Baroni. Nelle ultime ore è spuntato il nome di Luca Gotti

MAURIZIO SETTI HELLAS VERONA

Prosegue la crisi del Verona che contro il Genoa rimedia la quinta sconfitta consecutiva in campionato, con la vittoria che manca oramai dalla seconda giornata. Dopo il ko della domenica prima contro il Monza, il club aveva imposto al gruppo una settimana “forzata” di ritiro, con l’obiettivo di preparare al meglio la trasferta di Marassi. L’auspicio era, naturalmente, quello di tornare a fare punti. Speranza, ahimè, ancora una volta disattesa. Dopo un primo tempo piuttosto anonimo, terminato in svantaggio a seguito dell’ennesimo pasticcio difensivo, nella ripresa la squadra ha tentato di rialzare la testa, riuscendo peraltro a rendersi pericolosa solamente nei venti minuti finali. Fatto, quest’ultimo, che ha coinciso con il momento in cui Baroni è “tornato sui suoi passi” passando a uno schieramento con quattro difensori e tre attaccanti. In questo scampolo la squadra è riuscita a chiudere il Genoa nella propria metà campo confezionando due nitide occasioni da gol, rimaste purtroppo tali. Sulla prima è stato il palo a respingere la conclusione quasi a colpo sicuro di Terracciano mentre sulla seconda un prodigioso colpo di reni di Martinez ha spinto oltre la traversa un’inzuccata di rara potenza di Milan Djuric, abile a trovare il tempo giusto su un pallone proveniente da calcio d’angolo.

PANCHINA DI BARONI A RISCHIO
Siamo alle solite. Dopo un trend negativo come questo si è fatta strada – era inevitabile – l’ipotesi di un cambio della guida tecnica. In questo momento il tecnico gialloblù – che ha schierato dodici formazioni diverse in altrettante partite – non è riuscito ancora a trovare la soluzione a tutti i problemi finora emersi, segno tangibile dello stato di incertezza che al momento regna nei suoi pensieri. I nomi di possibili sostituti sono già usciti. In testa c’è Davide Ballardini, già visto al Bentegodi contro il Monza, seguito da Davide Nicola, specialista in salvezze impossibili e profilo gradito, a quanto trapela, a Maurizio Setti. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Luca Gotti mentre rimane defilata la carta Bocchetti, che ancora sprovvisto di patentino avrebbe necessità di avere a fianco un “tutor”, come già successo lo scorso anno con Zaffaroni. La patata bollente è nelle mani della società che deve prendere una decisione.

E SE FOSSE SOLO UNA QUESTIONE DI MODULO?
Nonostante la sconfitta, gli ultimi venti minuti della gara contro il Genoa ci offrono anche una diversa chiave di lettura. Per la prima volta in questo campionato Baroni è tornato a puntare, forse spinto dalla disperazione, al modulo con quattro difensori e tre attaccanti. Una scelta che ha visto la squadra rendersi più pericolosa in così poco tempo più di quanto lo abbia fatto vedere sino a questo momento. In riva all’Adige – come ha puntualizzato anche Lorenzo Minotti ai microfoni di Sky – da qualche anno si lavora sul modello tattico iniziato da Ivan Juric. Una strada questa, che se vogliamo è già costata in un certo senso la panchina a Di Francesco prima e a Cioffi poi, “costretti” a lavorare con un modulo non propriamente nelle loro corde. Laddove il club decidesse di dare un nuovo attestato di fiducia a Marco Baroni, la soluzione del rebus potrebbe essere proprio qui. Il mercato di gennaio, poi, se impostato in quest’ottica, potrebbe diventare un supporto decisivo. A Setti e Sogliano l’ultima parola.

Enrico Brigi