LA “PITONESSA” BENEDICE SBOARINA Per Daniela Santanchè il voto di Verona non ha valenza solo comunale

Proprio giovedì ha tenuto a battesimo alla Camera la sua nuova associazione di centrodestra “Noi Repubblicani” e ieri Daniela Garnero Santanchè, 56 anni, la deputata di Forza Italia, ex An e ex La Destra,  ha avuto praticamente a Verona la sua prima uscita. Ad attenderla con pazienza al Caffè Coloniale, causa traffico, il presidente di Verona Doma­ni, Matteo Gasparato, il consi­gliere regio­nale ex tosiano Stefa­no Casali, il coordinatore di For­za Italia Davi­de Bendinelli, il portavoce di Fratelli d’Italia Ciro Ma­schio, il capogruppo di Forza Italia in Comune Daniele Pola­to e naturalmente il candidato sindaco per il centrodestra Federico Sboari­na. La “missione ambi­ziosa” della Santan­ché, come ha spiegato in un’intervista al Tempo, è “fede­rare, unire”, e comunque la Pito­nessa lo ha spiegato direttamente a Silvio Berlusconi. Intanto ha in mente 1000 circoli entro luglio e una legge per regolamentare le moschee ed istituire l’albo degli imam. “Il voto di Vero­na non ha una valenza solo comunale”, ha detto lae Santan­chè. “qui il centrodestra ha fatto un’operazione politica molto im­portante e che serve da laboratorio su cui costruire la vittoria della coalizione anche alle prossime Politiche”. Dal canto suo Sboa­rina, parlando della sua “bella squadra”, ha sottolinerato come si sia “riusciti in questi mesi a ricompattare tutto il mondo del centrodestra e dell’associazionismo attorno a un programma chiaro. Si è creato un patto generazionale tra quarantenni, giovani con esperienza. Sboarina, già assessore allo Sport nella prima giunta Tosi,  oggi ha una priorità: rimettere al centro della città la cultura: «È aberrante che una città come Verona non abbia un assessore alla Cultura. Noi voglia­mo creare un marchio Verona di qualità, gestito da una cabina di regia ben definita, da esportare in tutto il mondo».