LA “PROFE” PUNTA SUL LAVORO E SOGNA UNA NUOVA PRIMAVERA Salemi:” Dopo dieci anni si chiude un ciclo per la nostra città. D’Arienzo: “Il Pd è il perno forte per l’alternativa”

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La candidata Sindaco del centrosinistra Orietta Salemi ha scelto Torretta Lungadige San Giorgio per chiudere con un momento di incontro e festa la sua campagna elettorale. Una serata di musica, buon cibo e bella politica con i candidati delle liste che la sostengono: Partito Democratico, Verona Civica – Salemi Sindaco ed Eppur si muove. “Dopo dieci anni si chiude un ciclo per la nostra città. Dipende da noi fare in modo che la nuova stagione sia una nuova primavera per la città”. Ma prima della festa, nella sede del comitato elettorale, presenti, i capilista del Pd Gustavo Franchetto, di Vero­na Civica, Tommaso Ferrari e Chiara Stella c’è stato il tempo per un’ultima riflessione sui temi del lavoro. “Spesso si sente dire che il Comune non ha competenza specifica in materia”, ha detto Orietta Salemi, “in parte è vero, ma questo non può diventare un alibi per rinunciare alla lettura dei bisogni e alla programmazione degli interventi possibili. Il lavoro -ha aggiunto- sarà una delle priorità della mia amministrazione. Accompa­gna­­mento e sostegno a chi il lavoro non ce l’ha o l’ha perso; promozione delle start up e supporto alla creazione d’impresa; riconoscimento alle cooperative virtuose che sono motore di occupazione e di impegno sociale; valorizzazione delle eccellenze della nostra città: a partire dalla ricerca per fare di Verona un hub internazionale delle intelligenze. Queste sono le linee guida di un impegno che deve vedere il Comune protagonista e al fianco delle associazioni di categoria, dei sindacati, del mondo della formazione e dell’Uni­versità”. Secondo la professoressa Salemi “Il Comune con le sue scelte può fare molto – ha sottolineato Salemi -. Può fare molto per chi fatica a entrare nel mondo del lavoro e per chi l’ha perso. L’Amministra­zione deve avere un ruolo di coordinamento rispetto a tutte le iniziative che già sono sul campo per accompagnare e promuovere una politica attiva di reinserimento e ricollocamento. Ini­ziative che vanno portate nell’ambito di un progetto strutturale condiviso anzitutto dalle parti sociali, sia datoriali che sindacali. Chi vive un momento di difficoltà non deve sentirsi solo”. Altri fronti sui quali si è soffermata Orietta Salemi sono stati quello delle cooperative “per valorizzare le quali il Comune potrebbe attivare un albo di quelle accreditate dall’ente anche con l’obiettivo di dare garanzie di affidabilità verso l’esterno” e quello delle start-up e dello smart-working. “Verona è in ritardo – ha spiegato Salemi -. Il Comune può e deve collaborare con gli enti specializzati nella consulenza e il supporto alla creazione d’impresa e alle libere professioni, prime tra tutte T2I- Verona Innovazione della Camera di Commercio, con chi favorisce la capacità del territorio di attirare invstimenti, come il network ‘Invest in Verona’ di Confindustria, e con tutti gli altri soggetti che in maniera diffusa sostengono lo sviluppo di im­prenditorialità anche di carattere sociale. In questa direzione il Comune promuoverà misure che prevedano incentivi e agevolazioni su utilizzo spazi, canoni di affitto e utenze mettendosi così davvero al fianco di quei giovani che hanno idee e vogliono trasformarle in progetti imprenditoriali”. Sul fronte della politica da registrare infine un intervento del deputato Vin­cenzo D’Arienzo.”La sinistra divisa”, ha detto, “è destinata a perdere, ma è destinata a perdere anche quella sinistra che non riconosce la necessità di avere un perno forte con il quale costruire l’alternativa e senza il quale non essere neanche contendibile. Quel perno forte è il Partito Democratico”.