L’artigianato artistico? Dimenticato La creatività rischia di essere cancellata. Ristori basati sulle perdite del fatturato

Il Presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi e il Referente della categoria dei ceramisti Carlo Marani denunciano uno stato di forte sofferenza delle aziende dell’artigianato artistico, a Verona come in tutta Italia, a causa dell’emergenza sanitaria. Parliamo di tutti quei soggetti che operano nei campi dell’arte, della produzione di manufatti artistici e in quelli della loro manutenzione, restauro e riparazione quali ceramisti, vetrai, liutai, restauratori, orafi, intagliatori, orologiai e così via.
Se da un lato, infatti, le norme anti-covid consentono la produzione dei manufatti artigianali, dall’altro lato, il blocco del turismo straniero, dei mercatini e delle fiere, dei matrimoni e degli eventi ne frenano in maniera drammatica la vendita, non trovando uno sbocco sufficiente sulle piattaforme di e-commerce o nei canali tradizionali a causa delle restrizioni alla mobilità e alla circolazione delle persone. Guardando alla sola realtà di Verona, Il Covid è costato 3 miliardi di euro all’economia veronese e le piccole imprese dell’artigianato artistico un patrimonio di creatività per il nostro territorio rischia letteralmente di essere cancellato. Chiediamo alla politica di ogni livello istituzionale di verificare ogni azione per il sostegno a questi settori caratteristici dei territori della provincia di Verona e del Made in Italy. Chiediamo inoltre che la Regione Veneto tenga conto di questi dati e delle specificità dell’artigianato artistico per una adeguata azione di ristoro economico, al momento non previsto da quelli già messi in campo per le varie categorie economiche colpite dalla crisi. Dal nuovo governo ci aspettiamo sostegni economici forti, ristori basati sulle perdite di fatturato e non solo sui codici Ateco.