Lavoratori agricoli irregolari

“La situazione critica a seguito dell’emergenza Covid non può e non deve diventare pretesto per giustificare il record negativo del Veneto e specificatamente della provincia di Verona , con stime rispettivamente di 10.000 e 5.000 lavoratori irregolari nei campi. L’obiettivo di una regione come il Veneto che ha nella produzione agricola un cardine economico e un vanto di qualità , deve essere l’azzeramento del fenomeno del lavoro clandestino”. La presa di posizione è del consigliere regionale grillino Manuel Brusco.
Il Governo ha messo in campo strumenti per fare emergere il fenomeno, apprezzati anche dalle organizzazioni sindacali, ma serve un impegno specifico della Regione: la proposta è di una certificazione regionale per le aziende che dimostrino la regolarità dei contratti di lavoro, senza la quale non si possa accedere a campagne di promozione e partecipare a fiere e manifestazioni che abbiano la Regione come promotrice o partner. Secondo Brusco la medesima certificazione dovrebbe essere condivisa anche su scala provinciale e comunale, oltre ad avere la partecipazione delle associazioni di categoria.