Lavoro, è una strage. L’ennesima “morte bianca’’ accende i riflettori su un tragico fenomeno Secondo i dati aggiornati dell’Inail Verona conta circa un quarto delle denunce di infortunio mortale di tutto il Veneto. Una drammatica accelerazione

Un altro drammatico incidente è stato registrato questa mattina, sulla SS 434 in direzione sud, all’altezza del distributore Eni. Inutile l’intervento del personale del 118: per la vittima non c’è stato niente da fare. L’uomo stava sfalciando l’erba dell’aiuola che separa il distributore Eni dalla carreggiata della Transpolesana, quando un furgone l’ha travolto e trascinato per diversi metri. È morto così, questa mattina poco dopo le 7.30, il 42enne Matteo Tambalo, residente a Ca’ degli Oppi.
Le cause dell’incidente, avvenuto in territorio di Isola Rizza, sono al vaglio dei carabinieri di Legnago, intervenuti per i rilievi. Ma secondo una prima ricostruzione il conducente del furgone, che viaggiava in direzione sud, ha perso il controllo del mezzo che ha iniziato a sbandare fino a invadere l’aiuola dell’area di servizio dove stava lavorando l’operaio 42enne. Travolto dall’auto è stato trascinato per diversi metri.
Sono intervenute ambulanza e automedica ma l’operaio era morto sul colpo: hanno constatato il decesso. Polizia Stradale e Vigili del Fuoco stanno ancora valutare le dinamiche dell’incidente. L’uomo alla guida del furgone risulta ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Legnago. Al momento non è ci sono altre informazioni sull’incidente, ma è da escludere, ovviamente, una causa diversa da un colpo di sonnoo da un malore che potrebbe avere colpito l’autista del furgone, ferito e in stato di choc all’ospedale di Legnago.

Qui servono maggiori controlli

SEGUE DALLA PRIMA

Secondo i dati ufficiali dell’Inail aggiornati al 30 giugno 2022, Verona conta circa un quarto delle denunce di infortunio mortale di tutto il Veneto (11 denunce nel 2021 a fronte di 40 denunce a livello regionale e altre 11 denunce nel 2022, a fronte di un totale di 47 denunce a livello regionale).
Quest’anno nel veronese la tragica statistica ha conosciuto una drammatica accelerazione proprio nel mese di giugno, con 3 infortuni mortali nel giro di poco più di 24 ore. Altri casi di ribaltamento del trattore, cadute dall’alto, lavoratori schiacciati da carichi. Ed ora quest’altro caso di un lavoratore travolto sul bordo della traficatissima Transpolesana. Alla stessa data del 30 giugno risultano a quota 11 infortuni mortali anche Venezia e Vicenza.
“E’ vero- dice Raffaello Fasoli, segretario Cgil Camera del Lavoro di Verona- che ogni infortunio fa storia a sé, ma questi numeri indicano chiaramente l’esistenza di un problema “di sistema”, in Veneto in generale, e a Verona in modo particolare. Non sono tutte tragiche fatalità. Le dinamiche sono infatti ricorrenti: cadute dall’alto, schiacciamenti, ribaltamenti, investimenti. Se vogliamo fermare queste stragi-aggiunge- occorre che ciascuno di noi (istituzioni, associazioni di categoria, imprese, sindacati, lavoratori) faccia la propria parte costantemente, sempre e fino in fondo, in termini di prevenzione e di diffusione della cultura della sicurezza, che deve partire fin dalle scuole. La frammentazione del sistema produttivo, particolarmente evidente nel settore agricolo e terziario dei servizi, richiede a tutti- conclude- uno sforzo supplementare per creare cantieri e luoghi di lavoro sicuri. Una attitudine che, come messo in rilievo anche negli ultimi incontri presso la Prefettura di Verona, non può che partire dall’educazione nelle scuole. E poi naturalmente ci vogliono i controlli’’.
Gli investimenti di operai al lavoro su cantieri stradali non sono rari, nel 2015 e ancora nel 2017 e nel 2020 la Transpolesana è stata macchiata di sangue più volte. Infortuni sul lavoro in cantieri di lavoro o infortuni in itinere che ci raccontano di tragedie sempre uguali a se stesse, che hanno a che fare con strade stipate di auto e mezzi commerciali; sottovalutazione dei rischio; mancato rispetto del codice della strada, ritmi frenetici, carenze strutturali delle infrastrutture. Una situazione a cui insieme, istituzioni, imprese, sindacati, dobbiamo riuscire a mettere mano.