Le malattie mentali e l’ereditarietà Le persone possiedono fattori individuali, ereditari e non, che "predispongono" alla malattia

“…Ma, dottoressa, le Patologie Psichiatriche sono ereditarie?” Questa è una delle domande che vengono frequentemente poste a chi si occupa di salute mentale. Spesso infatti le persone affette da una patologia di tale natura temono di poter trasmettere il disturbo ai propri figli e per inverso chi ha un genitore o un vicino parente con un disturbo mentale è preoccupato di poterlo sviluppare a sua volta. Quando una persona si reca da uno Psichiatra o da uno Psicologo, durante la raccolta dei dati anamnestici, viene indagata la presenza nella storia familiare di eventuali disturbi, tra cui quelli psichici, in quanto la presenza di un elemento di familiarità, e quindi di ereditarietà, è un aspetto di conoscenza rilevante per il clinico ma non è mai l’unico dato su cui un tecnico si basa. La possibilità di sviluppare una patologia psichiatrica non deriva da un unico aspetto, ma dall’interazione tra diversi fattori. I principali sono i fattori genetici scritti nel nostro DNA, i fattori biologici, i fattori psicologici e i fattori ambientali legati al contesto di vita e alle esperienze vissute. Diversi studi clinici hanno evidenziato un ruolo cruciale, nel favorire lo sviluppo di malattia psichiatrica, sia nella trasmissione genetica che nell’intervento di fattori ambientali e in particolare quando avvengono abbandoni e abusi, o quando vi è la presenza di un’importante emotività o l’assunzione di sostanze psicoattive. Quantificare con esattezza l’ereditarietà di un disturbo psichico non è affatto semplice a causa dell’impossibilità di separare le conseguenze dovute dalla trasmissione dei geni, da quelle correlate all’ambiente in cui si è vissuti. La letteratura scientifica ci dice però che alcune patologie psichiatriche possono essere più facilmente trasmesse per via genetica di altre e sono la Schizofrenia, il Disturbo Bipolare e la Depressione Maggiore. Questo non significa che se c’è stata diagnosticata una tra queste patologie allora certamente i figli ne soffriranno e in egual grado, vuol dire che a livello di probabilità avranno un fattore di rischio più alto di sviluppare tale malattia rispetto a chi non ha familiarità. La Schizofrenia ha una prevalenza nel corso di vita dello 0,3-0,7%. Epidemiologicamente parlando il rischio di sviluppare la Schizofrenia si ha nel momento in cui ad esserne affetto sia un parente di primo grado, con un 6,5% di probabilità per i figli; nel caso che a esserne affetti siano entrambi i genitori il rischio sale fino al 40%. L’incidenza del Disturbo Bipolare è dell’1,2% per i maschi e dell’1,8% per le femmine; se un familiare di primo grado ne è affetto la probabilità che un figlio ne soffra è compresa tra il 20% e il 40% a seconda degli studi considerati e delle varianti tipo I e II. La possibilità per un figlio di ereditare la Depressione può arrivare fino al 76%. L’ereditarietà è meno probabile per le forme depressive lievi, mentre è incisiva nelle depressioni gravi a esordio precoce. In sintesi, le persone possiedono alcuni fattori individuali, ereditari e non, che possono “predisporre” alla malattia o al contrario “proteggere” da essa. Questi fattori interagiscono con alcuni elementi dell’ambiente, che a loro volta possono favorire o rendere meno probabile la comparsa di una patologia.

Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta