Attentato a Ranucci, bomba sull’eolico? L’eolico e le interdittive antimafia. I primi provvedimenti firmati dall’allora prefetto Perla Stancari. Aziende nel mirino

Aveva annunciato i temi delle prossime inchieste di Report e proprio questo, come lo stesso Sigfrido Ranucci ha dichiarato a caldo, potrebbe essere stata la scintilla che ha fatto scoppiare una bomba sotto la sua auto davanti casa, la sera scorsa.

Un attentato in piena regola, un avvertimento che avrebbe potuto provocare vittime e feriti, contro la libertà di informazione e il lavoro di inchiesta e approfondimento. Ma cosa aveva detto Ranucci nel video annuncio delle prossime puntate? A parte i temi della cultura, scuola, istruzione, c’è stato un tema appena accennato ma delicatissimo: l’eolico. E’ un settore nel quale gli interessi della criminalità da anni sono altissimi, un è già occupato e che ha riguardato anche Verona: le prime interdittive antimafia firmate dall’allora prefetto Perla Stancari colpirono proprio aziende riconducibili al re dell’eolico Vito Nicastri, morto nel 2024, condannato in primo grado a nove anni con rito abbreviato per concorso esterno in associazione mafiosa. In Appello poi l’assoluzione e la conferma della Cassazione che lo ha completamente scagionato. L’imprenditore è stato indicato dagli inquirenti come un finanziatore del boss mafioso deceduto Matteo Messina Denaro ma è stato sempre prosciolto da ogni accusa. Ci saranno altre novità nel filone dell’eolico?