L’esercito del selfie! Spopolano le scenografie dell’Arena sui social – GUARDA LE FOTO Molti turisti e veronesi nonostante il gran caldo si fermano in Bra e in via Leoncino per la foto di rito. Tutti pazzi per l’Aida e il Trovatore

Si è dibattuto per anni sull’opportunità di “parcheggiare” altrove le scenografie della stagione lirica durante l’estate. C’era (e c’è ancora) chi considerava del tutto inadeguata la collocazione in piazza Bra e sosteneva (e so­stiene) con de­cisione che era il caso di trovare un ricovero limitrofo per non stravolgere l’aspetto del salotto della città. Ne sono nate anche baruffe politiche a Palazzo Barbieri. Altri, invece, hanno sempre considerato un valore aggiunto per l’opera l’esposizione di colonne, sfingi e guerrieri in armatura attorno al­l’anfiteatro romano. Non ci sentiamo di criticare la posizione dei detrattori: ognuno ha la visione della città che crede, è una questione di gusti. A noi però la Bra così com’è in questi giorni piace mol­to. Piace anche ai turisti e a molti ve­ronesi considerando il numero im­pressionante di selfie che quotidianamente scattano i passanti. C’è chi si posiziona davanti alle scenografie dell’Aida, chi a quelle del Trovatore, chi preferisce la Tra­viata. E’ tutto un clic con gli smart­phone, la gente si aggira tra le scenografie per diversi minuti nonostante il caldo op­primente suggerisca di cercare refrigerio nel bar più vicino. E invece a­vere la possibilità di vedere da vicino gli elementi che verranno installati sul palco attira perché è un po’ come entrare nel­l’opera, si tratta di una sorta di overture dello spettacolo. Posizio­nare le scenografie in Bra è anche un modo per invogliare chi non ha mai assistito all’opera in Arena. La soprintendenza ha chiesto più volte in passato un riordino della piazza. Alla fine è stata trovata questa soluzione: vedremo se durerà. Molti commercianti del Liston apprezzano la scelta, dicono che le colonne dell’Aida e i guerrieri del Tro­vatore at­tirano clienti. Sono contenti anche gli e­sercenti di via Leoncino, nonostante le transenne che delimitano le scenografie portino via parecchio spazio alla passeggiata. I passanti però dopo i selfie di rito entrano nei locali, e quindi tutto sommato è un disagio che alla fine porta vantaggi. Decisamente apprezzata an­che l’idea della Fon­dazione Arena di posizionare dietro all’anfiteatro la replica dei cartelloni storici delle varie opere, a cominciare da quelle di inizio novecento. Anche in que­sto caso sono innumerevoli le fotografie scattate quotidianamente dai passanti. E però tra Piazzetta Mura Gallieno e via Patuzzi alcuni cartelloni sono per metà oscurati dai cassonnetti dell’immondizia: forse sarebbe stato il caso di spostare i bidoni di qualche metro, almeno durante la stagione lirica. Chi di dovere magari ci pensi.