Lettere al direttore. Ciclabili a peso d’oro e buche nelle strade

Gentile direttore
Ho letto sulla Cronaca che sono stati avviati i lavori per una ciclabile alla diga del Chievo. Ma mi chiedo: con tutte le strade che fanno piete sono piene di buche proprio lì deve spendere i soldi il Comune? E quanti soldi poi! Ma è possibile spendere un milione e di euro al chilometro per le biciclette? Ma quante strade si aggiustano con quei soldi? Davvero non capisco più quali sono le priorità di chi amministra la città. Il traffico è diventato impossibile per i cantieri e le strade rotte ma si pensa alle piste ciclabili.
Mario Avesani

Gentile lettore
Liberiamo subito la stanza dall’elefante che ci portiamo dietro: le piste ciclabili sono le benvenute. Consentono di muoversi in sicurezza in città con la bicicletta, risparmiare tempo e guadagnare in salute. Tutte le città lo hanno capito e stanno portando avanti una politica di riduzione dell’uso dell’auto a favore delle buc8. Chi più e chi meno. Anzi servirebbero ancora più ciclabili e soprattutto sicure e meglio collegate tra di loro magari anche con indicazioni sui luoghi da raggiungere: stazione, piazza Bra, Castelvecchio, San Zeno e così via. È chiaro che più ciclabili nascono in città meglio è ma per ottenere questo risultato è necessario che i loro costi di realizzazione non siano proibitivi altrimenti diventano un lusso e se ne faranno pochissime. E qui vengo alla ciclabile da lei citata, il tratto dalla Diga a Boscomantico e poi da via San Marco alla stazione. In tutto 2 km al costo di 2 milioni di euro di cui 1,8 della Regione. Ora un costo da 1 milione a chilometro è più indicato per una strada o autostrada che per una ciclabile i cui costi si aggirando dai 150 mila a massimo 400 mila euro. Tanto è vero che per il progetto del Comune per la ciclabile da Parona al centro città si ipotizzano 400 mila euro al chilometro. Dirò di più. La settimana scorsa è stata inaugurata la bella ciclabile da Tregnago a Giazza, 15 km di percorso protetto lungo la vallata che attraversa anche Badia Calavena e Selva di Progno.
Da alcune ricerche svolte, e notizie di stampa, per questi 15 km che comprendono anche 6 punti di cui uno carrabile ai camion e pure griglie per contenimento di possibili scariche di terra o sassi, sono stati spesi circa 5 milioni di euro. Un costo quindi compreso tra i 300 e i 350 mila euro al km secondo i tratti. E siamo in una ciclabile di montagna o quasi, con ponti e reti di contenimento, non in un tratto di pianura lungo un canale. Per quanto i cantieri possano essere complessi, se le ciclabili mantengono un costo accettabile sarà più facile farle crescere, altrimenti come i gioielli ne potremo esibire una ogni tanto.