Lettere al direttore. Dagli amici di Putin al Gay Pride La famiglia aspetta aiuti veri

Gentile direttore,
Ho assistito in città alla manifestazione dell’orgoglio omosessuale. Una carnevalata! Ma si può davanti a bambini e famiglie fare una cosa del genere? Ho molti amici omosessualità che detestano queste esibizioni e vivono tranquillamente la loro convivenza. Che ne pensa?
Franca Vettorini

In quattro anni a Verona siamo passati dal Congresso mondiale delle famiglie, forum voluto da conservatori e integralisti con oligarchi russi da Komov a Malofeev vicini a Putin, al Gay Pride dell’altro giorno con sfilata in Bra. Una torsione da un estremo all’altro che rispecchia le diverse anime di questa città. In mezzo le migliaia di famiglie veronesi che devono cercare di arrivare a fine mese. Molte sono monoreddito e fanno grande fatica a allevare i figli, mandarli a scuola, costruire per loro un futuro che non impedisca di prendere l’ascensore sociale. Famiglie che da anni aspettano una politica fiscale che riconosca i loro sacrifici, quel quoziente familiare sbandierato da tutta la politica ma mai concretizzato quando basterebbe che per ogni figlio si potesse abbattere il reddito imponibile di una X cifra. E ridurre così le tasse da pagare. Invece queste famiglie assistono impotenti ogni quattro anni a qualcosa in cui non si riconoscono. Non servono gli anatemi (Dio vi punirà è comparso sull’Arena) per difendere la famiglia ma concrete politiche di aiuto.