Lettere al direttore. Cinema e città, patrimonio perduto Per l’ex Astra il Ministero è al lavoro

Egregio direttore, leggo quotidianamente il suo giornale e vorrei chiederle se ha qualche notizia/aggiornamento sui lavori nell’area ex cinema Astra. Io abito molto vicino a questo sito, ma non vedo mai nessuno a lavorare. Non ci sono articoli sui ritrovamenti. L’unica notizia che ho letto è stata la visita del Ministro della cultura Sangiuliano, in occasione della sua venuta a Verona per il Vinitaly. Vorrei fare la stessa domanda anche per quanto riguarda l’ex cinema Catullo.
Luigi Grisi

Astra e Corallo erano, insieme con il Marconi di via Mazzini, due cinema (il secondo anche teatro) di grande storia e tradizione per i veronesi. Il primo doveva essere ristrutturato per ricavare abitazioni con spazi commerciali, ma durante i lavori sono emersi i resti di quello che si pensa essere stato un albergo di epoca romana lungo la via Postumia. La Soprintendenza ha eseguito importanti rilievi portando alla luce strutture e reperti molto interessanti. Il ministro Sangiuliano, come lei ha ricordato, ha visitato gli scavi perché potrebbe diventare un sito archeologico nazionale. Fonti ministeriali ci assicurano che si sta lavorando per dare la giusta valorizzazione all’importante ritrovamento. Il problema di questi ex cinema infatti è il loro possibile cambio di destinazione d’uso, come accaduto per l’altro cinema del centro città, il Marconi che si è trasformato in negozio di una catena d’abbigliamento fast fashion. Per l’ex cinema teatro Corallo di via IV Spade le richieste avanzate dalla proprieta, privata, di cambio di destinazione d’uso in esercizio commerciale invece non sono mai decollate e le saracinesche sono così abbassate da decenni. Una ferita per il centro città e per la memoria dei veronesi. Una soluzione andrebbe trovata.