L’ex Manifattura Tabacchi ai norvegesi Gli architetti di Snøhetta: hanno già sistemato l’Opera House di Oslo e la biblioteca di Alessandria

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Sarà lo studio di architettura Snøhetta a progettare l’intero intervento di recupero dell’ex Manifattura Tabacchi. Alle archistar norvegesi, che hanno disegnato l’Opera House di Oslo e la nuova biblioteca di Ales­andria d’Egitto, è stata affidata la progettazione della prima grande opera di rigenerazione urbana della nostra città. In questi giorni, nell’ex complesso industriale sono già partite le attività di indagine ambientale, di bonifica e di demolizione che stanno interessando gli edifici di minor pregio del compendio. Ll’assessore all’Urba­nistica Ilaria Segala, Heinz – Peter Hager e Paolo Signoretti, soci di Ve. Re Srl società proprietaria dell’area, hanno fatto un sopralluogo per verificare l’andamento di questa prima fase dell’intervento. “È la prima partenza di una grande opera rigenerazione per Verona – ha detto l’assessore Segala – e qui abbiamo veramente ingranato la marcia a grande velocità. La proprietà è già in azione con gli interventi che riguardano la bonifica e le verifiche iniziali. Nel frattempo i nostri uffici, assieme ai professionisti della proprietà, stanno realizzando tutti gli studi necessari per il Piano Urbanistico Attuativo dedicato a quest’area. Da un punto di vista architettonico posso dire che Verona, da tempo, attendeva progetti di studi internazionali di questo livello”. L’avvio degli interventi di conversione veri e propri comincerà al termine dell’iter autorizzativo che è di competenza prettamente regionale. Questi lavori inizieranno la seconda metà del 2020 per concludersi, da cronoprogramma, nel 2022. Nell’Ex Ma­nifattura Tabacchi è prevista la realizzazione di strutture ricettive, servizi e di un grande parcheggio interrato, a disposizione anche della fiera. In più, l’asta ferroviaria, che si affaccia su viale del Lavoro, sarà sfruttata dal nuovo tracciato del filobus. Com­plessivamente, in quest’area si prevede la costruzione di 34 mila mq di edifici, rispetto ai 55 mila che oggi vi sorgono. “La sostenibilità e l’attenzione all’ambiente – hanno detto Hager e Signoretti – sono per noi prioritari. Per questo abbiamo deciso di affidare la progettazione di tutta quest’area a Snøhetta, uno studio che ha fatto dell’impegno per la tutela dell’ambiente una bandiera. È la prima volta che gli architetti di Snøhetta sono incaricati di progettare e realizzare un’opera in Italia”.