Lingue e letterature: 6,5 milioni dal Mur “Inclusive Humanities”: il progetto di sviluppo quinquennale per promuovere l’inclusione

Promuovere l’inclusione a livello di ricerca, didattica e infrastrutture eliminando le diversità sociali, culturali ed economiche allo scopo di superare le disparità sia all’interno sia all’esterno dell’università: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto “Inclusive Humanities” promosso dal dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’università di Verona, che l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Anvur, ha indicato tra i 180 dipartimenti di eccellenza italiani. Nello specifico, il dipartimento di Lingue e letterature straniere ha ricevuto circa 6,5 milioni di euro per il suo progetto di sviluppo che durerà fino al 2027, illustrato nella Biblioteca “Walter Busch” da Roberta Facchinetti, direttrice del dipartimento di Lingue e letterature straniere, Massimo Salgaro, docente di Letteratura tedesca e project manager, Andrea Padovan, docente di Lingua e traduzione tedesca, Giovanni Tallarico, docente di Lingua e traduzione francese, Marco Rospocher, docente di Informatica, Chiara Battisti, docente di Letteratura Inglese e Anna Cappellotto, docente di Filologia Germanica.
“Il dipartimento di Lingue e letterature straniere è stato selezionato come dipartimento di eccellenza dall’Anvur per la seconda volta” ha affermato Roberta Facchinetti. “Sono giunti all’ateneo 6,5 milioni di euro che utilizzeremo nel migliore dei modi in termini di inclusione e accessibilità. Il progetto attuale si innesta sul precedente, orientato alle digital humanities, e pone come fondamenta le competenze e le conoscenze già sviluppate in precedenza, per dedicarsi questa volta alle inclusive humanities.”
Il Progetto di eccellenza 2023-2027 del dipartimento prende il titolo di “Inclusive Humanities”, per sottolineare l’impegno nel promuovere l’inclusione e superare le disparità di genere, economiche, sociali e culturali sia nei rapporti interni all’università sia in quelli con l’esterno, la città di Verona e il territorio. Gli obiettivi favoriscono in particolar modo il consolidamento di una cultura accademica radicata nei principi della Diversità, dell’Equità e dell’Inclusione e l’adeguamento delle proprie infrastrutture digitali alle più recenti linee guida in termini di accessibilità per utenti con disabilità o bisogni specifici di apprendimento. Il dipartimento intende, inoltre, implementare alcune misure per l’attuazione del Pnrr, in cui si auspica il superamento del digital divide, una maggiore innovatività delle metodologie e dei linguaggi didattici, la qualità e l’efficacia della formazione e la capacità di inclusione. Il Dipartimento sta già realizzando la “Digital Arena for Inclusive Humanities”, un centro di ricerca interdisciplinare di eccellenza nell’ambito delle tecnologie digitali e delle analisi computazionali applicate alle lingue e letterature.
I «dipartimenti di eccellenza» rappresentano un intervento innovativo e di forte sostegno finanziario, previsto dalla Legge di bilancio 2017. L’obiettivo è di individuare e finanziare ogni 5 anni i migliori 180 dipartimenti delle università statali secondo l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).
Sono 6 i dipartimenti dell’ateneo scaligero che riceveranno un fondo premiale: Lingue e letterature straniere, Biotecnologie, Diagnostica e sanità pubblica, Neuroscienze, biomedicina e movimento, Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno infantili e Scienze economiche. Nel complesso l’università di Verona riceverà 45,5 milioni di euro in 5 anni.