Lisa tra inclusività e temi gender Shakespeare and the Alchemy of Gender, il melodramma dell’attrice americana

Un grande successo la prima serata del Verona Shakespeare Fringe Festival. Dopo il debutto di Othello, stasera, venerdì 25 agosto, al Teatro Camploy, alle ore 21, Shakespeare and the Alchemy of Gender. Un monodramma, scritto e interpretato dall’americana Lisa Wolpe attrice, regista, insegnante, scrittrice e studiosa di fama mondiale, nota per la sua sperimentazione sui temi “gender” nella drammaturgia shakespeariana. Lo spettacolo si basa sulle sue esperienze personali come attivista a tutela dell’inclusione, della diversità, dell’equità, dell’accessibilità e a favore della promozione dei diritti delle donne e dell’eguaglianza razziale.
Domani, sabato 26 agosto, sarà la volta del Riccardo III dei rumeni Aradi Kamaraszínház Theatre Company. Una coproduzione Romania-Ungheria. Il protagonista, qui interpretato da Karo Balyan, incarna l’ambizione più spietata, pur non essendo presentato al pubblico con difetti fisici evidenti, come spesso accade. La sua deformità si manifesta solo quando si guarda allo specchio. Il riflesso diventa sempre più deforme in corrispondenza delle tappe della sua ascesa politica, durante la quale Riccardo manipola, seduce, rapisce e uccide tutti quelli che osano ostacolarlo. Balyan traccia quest’ascesa machiavellica con un impeccabile gusto estetico e grande attenzione al ritmo dell’azione.
Il Verona Shakespeare Fringe Festival è realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona, il Centro di Ricerca Skenè dell’Ateneo scaligero e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.