Lo screening sugli insegnanti è una “spina” per il Ministero Trasporti, i tragitti non superiori ai 15 minuti: possibile?

Settembre si avvicina e diventa incandescente il dibattito sulla riapertura delle scuole, con le polemiche che ne derivano. Oggi è previsto un nuovo vertice, con le regioni del centrodestra in rotta di collisione con il governo.
A preoccupare di più sono i risultati degli screening sui docenti. Solo in Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone. E a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici, mentre a Bologna oggi partono i test sierologici, riservati agli insegnanti e operatori delle scuole, in autostazione.
Si ragiona sulla misurazione della temperatura e sui trasporti. Per salire sugli scuolabus, secondo le prime indicazioni, bisognerà essere senza febbre e i mezzi potranno viaggiare a pieno carico solo per tragitti inferiori ai 15 minuti.
“Bando alle ciance, bando alla politica, bando alle guerre di religione. Non si può trasformare tutto in guerra. Ci vuole responsabilità per aprire la scuola e bisogna prendere atto che lo Stato sta facendo tutto per aprire le scuole e in sicurezza”, dice Giuseppe Ippolito, direttore scientifico di Malattie infettive allo Spallanzani (NELLA FOTO)
“Non montiamo un’altra polemica – esorta Ippolito – evitiamo che questa diventi un’altra occasione di dibattito politico e di guerra, non abbiamo bisogno di guerra. Abbiamo bisogno di una ricostruzione di fiducia e di rapporti, usiamo quelle parole per applicarlo al Covid” ha concluso il prof. Ippolito.