“No all’elemosina voluta da Sboarina” “Fare Verona” attacca il sindaco e attende una risposta dalla riunione dei capigruppo di lunedì.

“No all’elemosina voluta da Sboarina ma si accolgano le nostre reali e coraggiose proposte per il bene della Città”. E’ l’attacco lanciato in conferenza stampa dai consiglieri comunali Patrizia Bisinella e Paolo Meloni (Fare Verona) e Alberto Bozza con l’ex assessore Gian Arnaldo Caleffi (Lista Tosi). Queste le proposte in sintesi: Innanzitutto una delibera di giunta e una di consiglio che prevedano la devoluzione delle indennità e degli emolumenti di tutti gli amministratori, sindaco, assessori, consiglieri comunali, presidenti di circoscrizione ed amministratori delle società/aziende partecipate, in via diretta o indiretta, per almeno due mensilità per un totale di 350.000/500.000 euro; poi lo STOP ZTL in uscita e introiti da autovelox e ZTL per un totale di 2,5 milioni di euro; e in terzo luogo il 50% del ricavo della vendita delle quote di A/4 per un totale di 10 milioni di euro (su 21 milioni stimati, al ribasso).Tutto questo a favore, secondo Fare Verona di: un bonus/contributo aggiuntivo per famiglie con figli iscritti alle scuole paritarie a copertura delle spese per rette, mense e trasporti non usufruiti;uno sgravio tasse e tributi per tutti i soggetti del settore turistico/ricettivo e pubblici esercizi e del commercio;e infine di una concessione gratuita di tutti i plateatici quantomeno per l’intera stagione estiva ed autunnale. “Attendiamo”, hanno detto, “per la capigruppo di lunedì prossimo una risposta e ribadiamo il fatto che se c’è la volontà politica, Sindaco e maggioranza possono approvare misure anche con parere negativo degli uffici, come già fatto in passato durante l’amministrazione Tosi. Ogni fine anno ci troviamo con un avanzo di amministrazione, pari a circa 15/20 milioni di euro, si abbia il coraggio di mettere già parte di queste risorse a favore della cittadinanza.