Un giovane su due non vede più la propria terra d’origine come luogo in cui immaginare il futuro. Non per l’assenza di legami o radici, ma per la mancanza di condizioni concrete per restare. È quanto emerge dalla ricerca Futuro Qui!, promossa da Fondazione Cariverona nei suoi territori: il 51,6% degli under 35 intervistati guarda altrove, scoraggiato da stipendi bassi, difficoltà abitative, trasporti inefficienti e servizi poco accessibili. Non è disillusione, è consapevolezza: una generazione pragmatica, che chiede azioni efficaci, cambiamenti strutturali e nuove iniziative grazie alle quali poter partecipare, scegliere, lasciare il segno. È in questo contesto che si inserisce Orienta il tuo futuro, il bando promosso dalla Fondazione che mette a disposizione 2,8 milioni di euro per sostenere iniziative territoriali capaci di dare risposte concrete e lungimiranti alle sfide di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 20 anni. L’obiettivo? Sviluppare competenze trasversali, rafforzare il protagonismo giovanile, costruire alleanze solide tra scuola, famiglie, enti, imprese e istituzioni. “Non possiamo più limitarci a rincorrere le emergenze educative. Serve uno scatto in avanti, un investimento strutturale sulle persone”, sottolinea Bruno Giordano, presidente della Fondazione. “Con Orienta il tuo futuro vogliamo fare proprio questo: dare ai giovani strumenti per scegliere, per progettarsi, per restare. Non da spettatori, ma da protagonisti del cambiamento che vogliamo vedere nei nostri territori”. L’iniziativa si rivolge a gruppi di realtà diverse – scuole, associazioni, enti pubblici, imprese, organizzazioni del terzo settore – che scelgono di fare squadra per accompagnare i ragazzi e le ragazze in una fase cruciale della loro crescita. L’adolescenza è il tempo delle domande, delle scelte, delle prime vere sfide. Per questo il nuovo bando – in continuità con il precedente Direzione giovani (6-16 anni) – vuole sostenere progetti capaci di offrire alle nuove generazioni occasioni concrete per esplorare le proprie capacità, conoscere sé stessi e orientarsi. Si tratta di percorsi educativi che non si fermano ai banchi di scuola, ma abbracciano anche altri luoghi importanti per la crescita: spazi culturali, centri sportivi, laboratori creativi, aree di incontro e confronto. Le iniziative selezionate saranno quelle che sperimenteranno nuovi modi di coinvolgere i giovani, rendendoli protagonisti in ogni fase del progetto: dalla progettazione delle attività fino alla loro realizzazione. I progetti dovranno essere realizzati nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova e avere una durata massima di 24 mesi. Il contributo richiedibile varia da un minimo di 150mila a un massimo di 250mila euro, con un cofinanziamento pari ad almeno il 20% del costo totale del progetto. Le candidature vanno presentate online entro le ore 13 del 19 settembre 2025. “Il bando non nasce dal nulla. È il naturale sviluppo di un percorso di ascolto e impegno che ci vede da tempo al fianco delle nuove generazioni”, sottolinea ancora Giordano. I contenuti del bando saranno approfonditi attraverso un webinar online, aperto a tutti, che si terrà martedì 24 giugno alle 10.30 con il coinvolgimento di alcuni esperti. Tutti i materiali per partecipare all’iniziativa sono disponibili sul sito della Fondazione. L’invito è chiaro: mettersi in gioco, fare rete, costruire il cambiamento.