La Guardia di finanza di Verona, all’esito di specifiche attività di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali perpetrate, in particolare, nel settore dei carburanti, dalle prime luci dell’alba sta dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone e a un decreto di sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili, per un importo complessivo di oltre 79,4 milioni di euro.
I provvedimenti, assunti dal Gip del Tribunale di Verona (dott. Luciano Gorra) su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica (dott. Stefano Aresu), sono stati emessi nei confronti di tre soggetti, due residenti nella provincia di Verona e uno in quella di Napoli, nelle loro vesti di legali rappresentanti pro-tempore e amministratore di fatto di due società veronesi che commercializzano prodotti petroliferi all’ingrosso, sospettate di aver commesso l’ingente evasione fiscale.
Le tre persone sono indagate, in concorso tra loro, per le ipotesi di reato in materia fiscale («dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti», «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici» ed «emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti»).
In ottemperanza ai suddetti provvedimenti – il cui sequestro costituisce una delle misure ablative più rilevanti eseguite negli ultimi anni dalle Fiamme Gialle scaligere – i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno portato agli arresti domiciliari i tre soggetti coinvolti e stanno ora procedendo ad assicurare allo Stato le disponibilità bancarie delle società e i beni degli stessi indagati.