Operazione sorpasso: Un sogno? No, una solida realtà In caso di vittoria l’Hellas scavalcherebbe gli azzurri, raggiungerebbe il sesto posto e alimenterebbe i sogni di gloria europei. Si affrontano le due squadre del momento. Juric e Gattuso a confronto: non solo grinta, ma anche solidità e idee di gioco chiare

Il Napoli è la squadra del mo­mento ma il Verona non è da meno. Domani, in caso di vittoria, l’Hellas lo sca­val­cherebbe salendo al sesto posto e staccandolo di due punti. Per la squadra di Ju­ric significherebbe conso­li­da­re la posizione europea e perché no, mettere nel mi­rino la Roma che mercoledì giocherà contro una Samp con l’acqua alla gola. Ci so­no tutte le componenti per­ché la stagione del Verona diventi memorabile: i valori in campo livellati dalla lunga pausa, l’entusiasmo, la for­za di una rosa che se si e­scludono due-tre elementi non eccelle per doti te­cniche ma che fa della tenacia e dell’organiz­za­zio­ne due armi micidiali. Non è un caso che quest’anno il Verona abbia messo alle corde squadroni: l’immagi­ne più eloquente, al mo­men­to, è la Juventus in ma­glia biancorossa che esce frastornata dal Bentegodi. L’unico elemento sfavore­vo­le all’Hellas sembra es­sere proprio la mancanza di pubblico, ché nelle ultime par­tite casalinghe avrebbe potuto fare la differenza. Per il resto l’undici fila che è una meraviglia, ha recu­perato giocatori che pare­vano perduti come Di Car­mine e Badu, e ha la mente libera. Alzi la mano chi lo scorso agosto, leggendo degli semi-sconosciuti Rra­h­­mani, Amrabat e Kum­bulla avrebbe puntato un centesimo sul Verona. Gio­catori che l’Hellas al termine della stagione perderà, le re­gole del mercato sono chia­re. Ma che con i soldi incassati potrà sostituire con atleti di altrettanta va­glia. Magari per affrontare senza sfigurare il girone di Europa League. Sarebbe la vittoria di molti, ma so­prattutto del tanto vituperato Setti, uno che in pochi anni ha portato a Verona ex cam­pioni del mondo, d’Eu­ro­pa e tante giovani pro­messe. Uno che ha sba­gliato, che può risultare an­ti­patico, ma che ha riportato il Verona in alto. Coi fatti.

Alessandro Gonzato