Per San Zeno 650 pagine di storia. La pubblicazione finanziata dalla Fondazione Banca Popolare su progetto dell’Università

Un nuovo tassello fondamentale per la riscoperta e la fruizione di uno dei luoghi storici più affascinanti della città di Verona. Il volume «San Zeno maggiore a Verona», interamente dedicato al Palazzo abbaziale di San Zeno, cuore storico dell’antica e potente cittadella benedettina, curato da Fabio Coden, docente dell’ateneo scaligero, e Silvia D’Ambrosio, di Chiese Vive, è stato presentato nella basilica di San Zeno Maggiore. La pubblicazione, promossa dall’Abbazia di San Zeno, finanziata dalla Fondazione Banca Popolare di Verona ed edita da Silvana Editoriale, rappresenta oggi lo studio più completo mai realizzato su questo edificio simbolo del Medioevo veronese. Il progetto editoriale, avviato nel 2023 in parallelo agli importanti restauri conclusi di recente, ha beneficiato del patrocinio scientifico dell’Università di Verona, in particolare del dipartimento Culture e Civiltà. Sono intervenuti il prorettore Giovanni De Manzoni, il direttore del dipartimento Culture e Civiltà Paolo De Paolis, il vescovo Domenico Pompili e l’abate Giovanni Ballarini. Presenti il direttore editoriale di Silvana Editoriale, Sergio Di Stefano, il presidente della Fondazione Banca Popolare di Verona, Carlo Fratta Pasini, il soprintendente di Verona Andrea Rosignoli e il sindaco Damiano Tommasi. Accanto a loro, i curatori del volume, Fabio Coden e Silvia D’Ambrosio. L’incontro è stato moderato da Cristiana Beghini, direttrice dell’ufficio Beni ecclesiastici della diocesi di Verona e accompagnato dai canti della Nova Schola Gregoriana, diretta da monsignor Alberto Turco. Con oltre 600 pagine e due ampi Portfolio iconografici che ne costituiscono la struttura visiva e interpretativa, il libro guida il lettore alla scoperta del Palazzo e della sua Torre, alta trenta metri, da secoli punto di riferimento dell’omonima piazza e scenario di eventi cruciali per la storia cittadina. Tra i due album fotografici si inseriscono 26 saggi suddivisi in cinque sezioni, che affrontano i vari ambiti, partendo dal contesto archeologico su cui nacque il cenobio, analizzando la storia politica, religiosa e sociale del complesso, con pagine dedicate a figure come Ezzelino da Romano e alla presenza degli imperatori medievali, per arrivare alla descrizione delle fasi costruttive tra Duecento e Trecento, della funzione del Palazzo e la sua unicità nel panorama delle architetture monastiche europee. Nel volume sono anche analizzate le decorazioni pittoriche superstiti, tra cui la straordinaria scena dell’omaggio al sovrano, scelta come copertina del volume per il suo eccezionale valore artistico e conservativo, i graffiti medievali incisi sulle pareti, analizzati grazie a tecniche tradizionali e innovative e infine la collezione di opere medievali dell’abbazia, riallestita nella torre secondo la visione già tracciata da Libero Cecchini negli anni Ottanta e Novanta. Il volume si conclude con una dettagliata ricostruzione dei restauri dal Settecento a oggi, con particolare attenzione agli interventi più recenti di consolidamento e miglioramento sismico, che hanno fornito nuovi dati storici e garantito la salvaguardia del monumento. A conferma della volontà di valorizzare e divulgare la conoscenza di uno dei più significativi esempi di architettura medievale italiana, l’intero lavoro è stato interamente tradotto in lingua inglese, così da renderlo accessibile anche ai lettori e agli studiosi internazionali.