PESCARIN (AMA VERONA): “SBOARINA INTERVENGA” Fango sulla città

Interviene Zeno Pescarin, se­gretario di “Ama Verona”, sul “ca­so Left” sollevato ieri dal nostro giornale. «Il periodico, che si autodefinisce “l’unico giornale di sinistra”, per attaccare politicamente il ministro alla Famiglia e alle Disabilità Lorenzo Fontana dipinge Ve­ro­na come un “laboratorio del­l’intolleranza”, un luogo dove “l’ossessione per la tradizione accomuna cristiani preconciliari e fascisti veronesi”. “Raz­zismo, xenofobia e omofobia scri­ve il settimanale in un articolo a firma Chec­­chino Antonini “vengono giustificati da citazioni bibliche e altri slogan deliranti”. Il segretario di “Ama Ve­rona” incalza. «Nel pezzo si parla di “squadrismo omofobo e xenofobo”, di “pedinamenti e atti vandalici, fari del­le auto puntati contro le finestre degli appartamenti che accoglievano i rifugiati”. Ven­go­no ti­ra­ti in ballo naziskin e per dileggiarci si parla delle Pasque Veronesi come “una carnevalata antigiacobina”, quando invece sappiamo bene cosa significarono per la nostra città quei giorni. Addirittura si richiamano le criminali gesta di Lud­wig per rendere conto dell’atmosfera che si respirerebbe per le no­stre strade. Vien da chiedersi se l’autore dell’articolo sia mai stato a Verona, città che ogni anno viene visitata da milioni di turisti evidentemente per nulla spaventati da questo fantomatico clima di odio. Mi domando poi se il giornalista di Left sappia che a Verona le maggiori comunità straniere sono perfettamente integrate e che Flavio Tosi venne sì condannato per violazione della legge Man­cino, ma per aver raccolto le firme per la chiusura di un campo rom abusivo, mica per chissà quale atto di violenza. Così come c’è da chiedersi se Checchino sia al corrente che la nostra città è ai primi posti in Italia per associazionismo e volontariato. Di fronte a un articolo del genere auspico, ma non ho dubbi, che il sindaco Federico Sboarina e tutto il Consiglio comunale pren­dano una posizione chiara e chiedano il giusto rispetto che meritano la città e i veronesi».