Poi all’improvviso, ecco la moviola. DENTRO LA STORIA. Accadde oggi: 28 febbraio ‘65

Il Var? Ma va’, ti ricordi la moviola? La prima volta della moviola accadeva, esattamente (o quasi, poi capirete perchè) 55 anni fa: il 28 febbraio 1965. La moviola viene introdotta all’interno della trasmissione ‘La Domenica Sportiva’ condotta da Enzo Tortora sulla Rai. Presentando questo strumento, il popolare presentatore disse che si trattava di “una nuova tecnica che ci servirà per ripassare, tra amici, al rallentatore, eventuali episodi spinosi”. In realtà quella domenica non c’erano episodi controversi e allora al rallentatore fu fatto rivedere il gol del 2-0 del Milan contro il Messina realizzato da Gianni Rivera.

IL PRIMO CASO. Il primo vero caso da moviola fu quello di Lazio-Juventus del 22 gennaio 1967, quando l’arbitro De Marchi non vide che il pallone calciato dallo juventino De Paoli era entrato completamente in rete.

IL DERBY. Poi, il 22 ottobre dello stesso anno, in occasione di Inter-Milan 1-1, l’arbitro convalidò il gol di Rivera nonostante il pallone non avesse superato completamente la linea di porta. Il cross era stato del veronese Golin.
Per anni si è sempre detto che la moviola venne inventata in questa occasione, quindi due anni dopo… Ognuno è libero di avere il ricordo che più ritiene affettivamente caro…

Dentro, disse l’arbitro D’Agostini, dopo il tiro di Rivera. «E invece noi scoprimmo che non era così», spiega Sassi, l’inventore. «Io e Vitaletti ci accorgemmo che quando la palla ricadeva sul terreno, sollevava polvere di gesso. Questo poteva significare una cosa sola: che aveva toccato la linea. Pensammo a come avremmo potuto fare per dimostrarlo ai telespettatori. Tra i fotogrammi, andammo a trovare proprio quello in cui si vedeva la palla toccare terra. Si capiva bene che il gol non era valido. Mostrammo quel fotogramma in tivù, e fu l’inizio».
Per dirla tutta, fu la prova generale. La moviola, quella vera, arrivò qualche tempo dopo. «L’idea la portammo avanti da subito, pensammo a quanto sarebbe stato bello poter mostrare al pubblico questi particolari che sfuggivano a occhio nudo e ne parlammo con Aldo De Martino, allora responsabile dei servizi sportivi della Rai. Il progetto piacque anche a lui e partì immediatamente. Ma non era facile da realizzare. Allora non c’era l’elettronica, si lavorava sui filmati. Ci volle il lavoro di ingegneri, che studiarono una soluzione tecnologicamente all’avanguardia per l’epoca. In pratica inventarono una telecamera più piccola che riprendeva i filmati dal monitor mentre la pellicola scorreva a velocità regolare, per poi riproporli al rallentatore. Investimmo in tecnologia, ci volle tempo. Sembra preistoria, a raccontarla adesso DPer partire, a quei tempi, occorsero quasi due anni. La moviola, come decidemmo si chiamarla, debuttò ufficialmente nel maggio del ’69».

Ma allora, nel ‘65, nel ‘67, o nel ‘69? Di sicuro, Enzo Tortora ne parlò nel ‘65…

L’EPISODIO

Nel derby, il gol di Rivera era veramente gol?

Uno dei primi episodi da moviola, fu questo “gol non gol” di Gianni Rivera. Il derby dinì 1-1, il gol di Rivera fu dunque decisivo. La palla battè sotto la traversa e poi a terra. L’arbitro D’Agostini convalidò il gol: la moviola di Sassi, alla sera, dimostrò che la palla aveva in realtà colpito la linea bianca e dunque il gol non sarebbe stato valido. Da lì, nacque l’esigenza di perfezionare lo strumento…