Pu-sce-ddu fa il c.t. della Sardegna "Pu-sce-ddu/Pu-sce-ddu" era il coro della curva Sud, è impossibile da dimenticare"

E’ tornato a casa, ma Verona è nel cuore. Vittorio Pusceddu non dimentica. “E come faccio a dimenticare? Quella è stata una parentesi bellissima della mia storia di calciatore, ma anche di uomo. MI sono sposato, ho trovato tanti amici, la gente mi ha voluto e mi vuole bene. Ogni volta che ci torno è bellissimo. Risento ancora il coro della curva Sud. Pu-sce-ddu/Pu-sce-ddu”.

Come valutare il lavoro di Juric?
“Fin quando non ha preso la sua strada è stato secondo di Gasperini, e gli ha insegnato tanto. Mi piace come fa giocare la squadra, ha fatto maturare anche tanti dei giovani oggi più richiesti in Serie A. Veloso e Borini sembravano un po’ persi e invece hanno disputato un ottimo campionato. I tifosi sono felicissimi, hanno visto un bel calcio: il fatto che Juric abbia rinnovato li fa stare ancora meglio”.

Amrabat può diventare un giocatore ancora più forte?
“Lui è un ottimo giocatore: mi auguro che riesca a fare quanto ha mostrato a Verona anche nella Fiorentina. Con Juric ha mostrato il suo valore, magari con altri potrebbe trovarsi meno bene”.

Oggi sei il ct della Sardegna… Com’è nata questa esperienza?
“L’idea è venuta a un giornalista sardo e altri ragazzi che hanno formato questa nazionale ancora non riconosciuta dalla UEFA. Volendo però c’è un campionato di seconda fascia con le varie nazionali non riconosciute, tipo Corsica, Catalogna… Purtroppo ancora non abbiamo potuto giocare una partita, avremmo dovuto cominciare ad aprile da programma”.
Chi potresti convocare?
“Abbiamo Emerson, brasiliano che gioca ancora in C ed è stato tanti anni nel Livorno, che è in attività, così come Mancosu, Deiola, Pinna… Tra virgolette anche Barella e Sirigu, che però naturalmente non ci mandano così facilmente. Abbiamo però la parola di alcuni giocatori che, quando smetteranno, verranno a giocare qualche partita con noi, così da portare in alto il nome della Sardegna”.