Quando la musica fa bene alla salute Il premio a Monica Margonari, Federica Orlandini, Valentina Scanu e Enrico Solieri

Una borsa di studio intitolata al commercialista Roberto Maria Rubini è stata consegnata nell’auditorium Montemezzi del Conservatorio di Verona ai quattro laureati con 110 e lode, che hanno seguito il Biennio di Specializzazione (equipollente all’attuale Biennio di secondo livello in Discipline Musico Terapiche), autorizzato dal Ministero lo scorso anno e che partirà regolarmente da Novembre 2023. L’assegno di studio, del valore di 3.000 euro, è stato suddiviso fra i giovani musicisti Monica Margonari, Federica Orlandini, Valentina Scanu e Enrico Solieri. La borsa di studio è stata consegnata dalla moglie Patrizia Martello e dai figli Marco e Marina Rubini, alla presenza della presidente del Conservatorio Daniela Brunelli, del direttore Federico Zandonà, del coordinatore del Dipartimento di musicoterapia Paolo Alberto Caneva e della professoressa Sabrina Reale. Il corso, ora riconosciuto dal Ministero come laurea magistrale, ha come obiettivo quello di formare musicisti qualificati in “Teorie e tecniche in Musicoterapia” in grado di effettuare un uso professionale della musica e dei suoi elementi, come forma di intervento in ambito medico, educativo e della vita quotidiana, a beneficio di singole persone, gruppi, comunità. Appassionato sostenitore del valore educativo, culturale e sociale della musica, Roberto Maria Rubini ha seguito fin dagli esordi l’iter di riconoscimento ministeriale del corso, coinvolgendo nel sostegno economico dell’iniziativa il Rotary International di Verona, di cui era socio fondatore. Commercialista, revisore dei conti, consulente tecnico del Tribunale, oltre che uno dei più noti professionisti di Verona, Rubini si è spento nell’ottobre 2020 a 79 anni. Dal 1996 al 2006 era stato presidente dell’Istituto assistenza anziani, allora commissariato dalla Regione per eccessivo indebitamento, che Rubini seppe portare ad un completo risanamento. A conferirgli l’incarico era stata l’allora sindaco Michela Sironi, di cui Rubini fu, oltre che amico, uno dei consiglieri più saggi e più ascoltati. E’ stato anche revisore dei conti in numerosi enti, fra cui l’aeroporto Catullo.