Ricordatevi: dormire dolce dormire “Spesso si sottovaluta l’importanza di un sonno adeguato per il nostro benessere”

Quando si parla di benessere i primi concetti che saltano in mente sono alimentazione, attività fisica, diagnosi precoci con check-up regolari. Solo in un secondo momento il pensiero va all’importanza del riposo per la nostra salute: un sonno adeguato è strettamente legato al concetto di buona longevità, di invecchiamento sano e sereno. Ed è proprio per sottolinearne l’importanza, ancora spesso sottovalutata, che al sonno è stata recentemente dedicata una “giornata mondiale”.

ALTA PERCENTUALE. Per quanto riguarda il nostro Paese, le stime parlano chiaro: si calcola che il 20% degli italiani accusi disturbi del sonno, mentre il 12% soffrirebbe di insonnia cronica.
Cifre allarmanti… è ormai accertata infatti l’associazione tra insonnia e aumento del rischio di malattie cardiache, diabete, obesità, ma anche tra mancanza cronica di sonno e accelerazione del processo d’invecchiamento: la melatonina rilasciata durante il riposo è un potente antiossidante che protegge il DNA cellulare, con funzione anti-invecchiamento, di sostegno al sistema immunitario e di espressione dell’energia; questo ormone stimola inoltre il ripristino di collagene ed elastina, componenti essenziali per mantenere la pelle giovane e sana.

I PREGI DEL SONNO. “Il sonno garantisce una vita lunga e serena: chi dorme poco ha anche un rischio di depressione del 70% più alto della media”, rimarca l’American Academy of Sleep Medicine, che ricorda che il tempo ideale di riposo notturno per gli adulti è di 7/8 ore. E rimanendo negli USA, l’ultima ricerca ha dimostrato che basta una “notte in bianco” per far aumentare nel cervello il livello di beta-amiloide (fattore di rischio per Alzheimer).

DURATA&QUALITA’. Sulla durata siamo d’accordo, ma un occhio di riguardo va anche alla qualità del sonno, che deve essere davvero “ristoratore”. Attenzione a risvegli frequenti, russamento, difficoltà ad addormentarsi, sonnolenza, cali di concentrazione e di memoria: sintomi potenzialmente riconducibili all’OSAS, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Si tratta di una patologia frequente, spesso non diagnosticata, che colpisce dal 2 al 4% della popolazione, soprattutto individui di sesso maschile di età superiore ai 45, con prevalenza nei soggetti in sovrappeso.
OSAS, COS’È. E’ una patologia che comporta numerosi episodi di apnea, cioè di interruzione del respiro, durante il sonno: le apnee sono causate da un’ostruzione delle vie aeree superiori, che blocca il flusso di aria verso i polmoni causando una diminuzione dell’ossigenazione sanguigna e, spesso, anche un impercettibile risveglio cerebrale.