Salvini e Zaia al castello di Villafranca. Sarà un derby lombardo-veneto Il segretario leghista e il governatore del Veneto insieme per tirare la volata ai candidati del Carroccio e della lista del ‘doge’. Sarà una sfida interna tra gli ex padani. Lorenzo Fontana: “La civica di Luca è fatta da nostri militanti: bene se vince”. Vero solo a metà... A confronto la linea nazionalista e quella autonomista. L’esito inciderà anche su Verona

In Veneto resta forte la vo­glia d’autonomia, la grande incompiuta dell’anno di go­verno leghista. Per il pre­sidente Luca Zaia è la ma­dre di tutte le battaglie. So­no passati quasi tre anni dal referendum che ha cer­tificato la volontà dei con­cit­tadini di affrancarsi al­me­no parzialmente da Roma. Il ministro competente, il Dem Francesco Boccia, in queste ore è tornato a par­lare della riforma in termini possibilistici, e Zaia è tornato alla carica: «Ci fa piacere che porti le nostre istanze sul tavolo. Spero ne venga fuori un buon la­voro. Noi i compiti per casa li abbiamo fatti, come ho sempre sot­to­lineato. Que­sto governo è in carica da più di un anno», ha pro­se­guito Zaia, «e ha tutti gli elementi per decidere e chiamarci alla firma». Il “doge” e Matteo Salvini si so­no presentati insieme al castello di Villafranca per tirare la volata ai candidati leghisti e della lista del go­vernatore in vista delle re­gio­nali e delle ammini­stra­tive del 20 e 21 set­tembre. L’esi­to, per quan­to riguarda il voto per il rin­novo del Con­si­glio vene­ziano, è già scritto: i son­daggi parlano chiaro. L’at­tenzione, di conseguen­za è spostata sul derby in­terno tra le due liste. Salvini e Zaia affermano da setti­ma­ne che il partito è com­patto, ed è realmente così. E però dovesse stravincere la civi­ca di Zaia qualche rifles­sione tra gli ex padani po­trebbe nascere. Il se­gretario della Liga Veneta, l’ex mi­nistro Lorenzo Fon­tana, ha pro­vato a derubri­care la que­stio­ne, anche se in real­tà ha messo un po’ di pepe: «Con­siderando che la lista Zaia è fatta da noi, da le­ghi­sti, da militanti, e che non è una li­sta civica nel senso classico del termine, vuol dire che e­leggeremo tra il 55 e il 60% dei consiglieri: co­me se­gretario posso solo espri­me­re grande soddisfa­zio­ne». In realtà nella Lista Za­ia molti non sono mai stati iscritti alla Lega, né lo sono tuttora. Salvini ha parlato dei rap­porti con gli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia: «Ab­bia­mo fir­mato un patto per l’au­tono­mia, senza possibi­lità di fraintendimenti, oltre a quel­lo per il presiden­zia­lismo. Patti chiari e ami­cizia lun­ga», ha aggiunto, come a dire che la Lega, primo par­tito in Italia, si a­spetta lealtà. Su Zaia pos­sibile candidato premier il capo del Car­roccio è stato lapidario: «Za­ia è bra­vis­si­mo, ma ora è con­centrato sul Veneto. Il suo slogan è “’im­pegno continua” E l’im­pegno è cominciato nel 2010». As­sessori e consi­glieri comu­nali sono candi­dati per un posto a Venezia. La squa­dra di go­verno citta­dino potrebbe subire un im­por­tante rim­pa­sto. Salvi­ni, sul­l’am­mini­stra­­zione Sboa­rina, è stato net­to: «La Lega è leale, ma ha il diritto e il dovere di far sentire la pro­pria voce. I veronesi e i ve­ne­ti ci vo­tano per que­sto». Tra pochi mesi comin­cerà la campagna elettorale in vista delle prossime comunali, pre­viste tra maggio e giugno 2022. La sistemazione delle probabili caselle vacanti in giunta e la nomina del nuovo presidente di Agsm, che avverrà nei giorni successivi alle regionali, diranno molto sulle intenzioni di Sboarina ma soprattutto della Lega.